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Ciclo economico ancora in espansione, strutture aziendali solide, e rendimenti maggiori rendono le obbligazioni societarie USA interessanti per gli investitori europei.

Un’indagine di Ernst & Young conferma l’importanza delle informazioni sulla CSR (responsabilità sociale d’impresa) ma le informazioni risultato spesso inconsistenti.

I mercati sembrano eccessivamente accomodanti circa l’esito delle elezioni nel Regno Unito di giovedì 8 giugno nonostante i dati dei recenti sondaggi.

I 138 mila nuovi posti di lavoro in America a maggio non devono preoccupare più di tanto né sulla solidità dell’economia né sul cammino delineato dalla Federal Reserve.

Dopo anni di stagnazione, i dati macro economici europei sono solidi e agevolano la crescita dei profitti aziendali: la leva operativa potrebbe però fare la differenza.

Il multi asset, se davvero tale, può beneficiare della diversificazione per mantenere un andamento più stabile ed ottenere rendimenti ponderati per il rischio più efficienti; parola di Fidelity International.

All’interno delle small e mid cap USA, che da inizio 2017 sono state battute dalle blue chips, si possono selezionare titoli che potranno battere la media di mercato.

Nella gestione dei portafogli la diversificazione resta la base fondamentale per centrare gli obiettivi di medio lungo termine ma alcune scelte tattiche possono ottimizzare i risultati di breve.

News & Views Insight dalla redazione di FinanciaLounge su quello che si muove nelle economie e nei mercati.

Gli emergenti rappresentano un’occasione di investimento. Ma è fondamentale distinguere tra i vari paesi e mantenere… il sangue freddo.

Anche a maggio la fiducia degli investitori è salita a livello globale, ma grazie soprattutto al contributo del Nord America: in Europa e in Asia c’è meno ottimismo.

Il settore dell’healthcare, penalizzato negli ultimi due anni dai rumors della campagna elettorale USA, conta ora sulla spinta dei fondamentali, di biotech e biopharma. 

I piani individuali di risparmio (PIR) continuano a raccogliere le adesioni degli italiani che, in tal modo, finanziano con i risparmi l’economia reale del nostro paese.

Il contesto generale è ora più favorevole ai mercati emergenti che, però, non sono affatto uguali tra loro. I casi, diversi, di Messico, India e Brasile.

Gli investitori italiani risultano i più inclini alle nuove tecnologie ma il consulente finanziario resta una figura insostituibile per la gestione degli investimenti.

Le 468 operazioni di M&A (fusioni e acquisizioni) con partecipazioni italiane nei primi 5 mesi dell’anno sono ammontate a 74,9 miliardi di dollari, record dal 2007.

Le obbligazioni in renminbi cinesi rappresentano una diversificazione di portafoglio in quanto poco correlate agli altri segmenti del reddito fisso a livello globale.

Alla luce degli ultimi eventi politici (elezione di Macron in Francia e politiche di Trump ingessate) e dei dati macro cinesi, gli investimenti azionari sono favoriti.