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Elezioni UK, i rischi dell’esito del voto non sono prezzati dal mercato

I mercati sembrano eccessivamente accomodanti circa l’esito delle elezioni nel Regno Unito di giovedì 8 giugno nonostante i dati dei recenti sondaggi.

6 Giugno 2017 09:47
financialounge -  elezioni gilt Mike Amey PIMCO Regno Unito sterlina

Data l'incertezza elettorale e la mancanza di volatilità del mercato, Mike Amey, Responsabile dei portafogli in sterline di PIMCO, ritiene che gli investitori non siano adeguatamente compensati sull'esito delle elezioni. Una constatazione basata sui gilt inglesi, il cui rendimento rispetto ai titoli di stato USA è basato su una visione fondamentale della resilienza dell'economia piuttosto che una visione sull'esito elettorale. L’attuale calma piatta dei mercati inglesi sembra infatti troppo accomodante prima delle elezioni del Regno Unito di giovedì 8 giugno.

Il più recente sondaggio del Financial Times mostra una caduta del partito conservatore dal 20 al 9%. Mike Amey, a questo proposito, pur ricordando che tale percentuale è di poco superiore al 6,5% che il partito ha ottenuto alle elezioni del 2015 e che generò una maggioranza di 12 posti, potrebbe risultare esigua visto che l'obiettivo nell’indire nuove elezioni era quello di assicurare una più forte maggioranza prima dei negoziati Brexit.

Ma come potrebbero rispondere i mercati a seconda dell’esito delle elezioni?

Partiamo da una maggioranza conservatrice in Parlamento. Si tratta dell'aspettativa centrale dei mercati e, probabilmente, spiega la reazione relativamente accomodante tenuta finora. Nel momento in cui i conservatori assicurano una maggioranza dei voti, Theresa May può rivendicare la vittoria e procedere con i negoziati Brexit. Ciò dovrebbe provocare una scarsa risposta al mercato.

Un secondo scenario, invece, è quello che contempla un cambiamento di governo. Sebbene si tratti di uno scenario ancora improbabile, qualora l'elettorato premi un governo guidato dal laburisti, è probabile che i rendimenti dei gilt a lungo temine salgano e che ci sia un aumento della volatilità della valuta. La sterlina potrebbe, inizialmente, soffrire sulla scia di un possibile accento sulla politica fiscale più allentata. Successivamente, se la politica fiscale più accomodante fosse accompagnata da una politica monetaria più rigorosa e da un governo stabile, allora la sterlina potrebbe gradualmente riprendere quota.

Infine, e siamo al terzo scenario, prende corpo un governo conservatore indebolito. Questo sarebbe il risultato politicamente più impegnativo: molti investitori si preoccuperebbero immediatamente di una sfida alla leadership di Theresa May del Partito, con tutte le ripercussioni nei confronti dei negoziati di Brexit on il risultato che, quasi certamente, la sterlina e i rendimenti dei gilt scivolerebbero a livelli più bassi.
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