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Lavoro, ecco tutto quello che c’è da sapere sugli straordinari: dai limiti al forfettizzato

Per la Cassazione, “il carattere fisso e contributivo della prestazione di lavoro straordinario non fa venir meno il carattere straordinario di essa”

di Redazione 3 Ottobre 2022 14:51
financialounge -  contratto collettivo nazionale lavoro straordinario forfettizzato

I lavoratori dipendenti spesso si trovano a dover fare degli straordinari, ossia lavorare oltre le 40 ore settimanali previste dal contratto collettivo nazionale di lavoro. Per garantire la salute e l’integrità psico-fisica del lavoratore, il ricorso allo straordinario è limitato a determinati limiti annuali, solitamente in misura pari a 250 ore annue.

QUANDO SI POSSONO RIFIUTARE GLI STRAORDINARI


Ma quando il lavoratore può rifiutare di fare gli straordinari? Se è uno studente lavoratore, c’è un giustificato e comprovato motivo di rilevante gravità che impedisce la prestazione e, ultimo caso, se il potere del datore di lavoro non è stato esercitato secondo correttezza e buona fede. Per il lavoro straordinario, come previsto dai contratti collettivi, è dovuta una maggiorazione retributiva.

IL RICORSO ALLO STRAORDINARIO FORFETTIZZATO


Il datore di lavoro può fare ricorso allo straordinario forfettizzato solo se per il lavoratore non si verifica una perdita di retribuzione rispetto a quanto avrebbe ottenuto con la maggiorazione ordinaria per lavoro straordinario. Per definire uno straordinario forfettizzato, quindi, il datore di lavoro deve ipotizzare quante ore il dipendente svolgerà in più rispetto all’orario ordinario e, sulla base di questa stima, calcolare il compenso mensile che diventerà, quindi, lo straordinario a forfait.

COME SI CALCOLA


Per calcolare lo straordinario a forfait, l’azienda deve tenere in considerazione due criteri: quello storico, calcolando le ore di straordinario prestate dall’interessato negli ultimi 6 o 12 mesi; quello previsionale, calcolando le ore di straordinario che si presume l’interessato garantirà nei 6 o 12 mesi successivi. Meglio comunicare al dipendente il metodo utilizzato per il calcolo, in forma scritta. Il rischio è definire un importo a titolo di straordinario forfettizzato dimenticandosi di adeguare periodicamente la somma, nel caso in cui le ore effettivamente prestate eccedano quelle forfettariamente previste. Detto in altre parole, se il lavoratore dovesse effettuare più ore di straordinario rispetto a quelle ipotizzate a forfait.

STRAORDINARIO E SUPERMINIMO


In sede di controversia giudiziaria, nel caso in cui lo straordinario forfettizzato sia stato calcolato per difetto, può essere considerato superminimo. La Cassazione, con la sentenza del 12 gennaio 2011 numero 542 e del 5 gennaio 2015 numero 4, ha stabilito che il compenso forfettario “che prescinde dallo straordinario effettivamente prestato e che è entrato a far parte della retribuzione ordinaria, costituisce un superminimo e perciò non può essere ridotto unilateralmente”.

STRAORDINARIO E RETRIBUZIONE ORDINARIA


Lo straordinario forfetizzato fa parte della retribuzione ordinaria del dipendente? Secondo la sentenza della Cassazione (sentenza del 3 aprile 1989 numero 1608) “il carattere fisso e contributivo della prestazione di lavoro straordinario non fa venir meno il carattere straordinario di essa e non trasforma il relativo compenso in retribuzione ordinaria normale”. Il lavoro straordinario forfettizzato, quindi, non entra a far parte degli elementi fissi della retribuzione, utili per calcolare mensilità aggiuntive, festività, ferie e permessi. Gli importi dello straordinario forfettizzato sono però imponibili ai fini contributivi e fiscali.
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