Contatti

L'analisi

Pictet AM: S&P 500 a quota 4.300 punti, ecco lo scenario possibile nel 2023

Andrea Delitala, Head of Euro Multi Asset e Marco Piersimoni, Senior Investment Manager, spiegano il posizionamento di una strategia multi asset su azioni, obbligazioni, inflazione, politiche monetarie, tassi

di Virgilio Chelli 29 Dicembre 2022 12:43
financialounge -  Andrea Delitala Marco Piersimoni mercati Pictet Asset Management

Anche nel 2023 l’inflazione e i tassi saranno il driver dei mercati. Alla Fed serve uno sgonfiamento dei salari USA almeno al 3,5%, in uno scenario di base che rimane di Soft Landing l’inflazione rientra al 3% entro fine anno senza rallentamento economico. In questo caso, il mercato azionario potrebbe offrire rendimenti tra il 5% e il 10%, a fronte di un miglioramento del rapporto prezzo utili, con una stima per l’S&P in area 4200-4300. Si può investire nell’obbligazionario europeo, ma con l’accortezza di stare sulla parte a breve di duration. Il 2023 potrebbe iniziare con caratteristiche simili al 2022, ma terminare in modo assai diverso, quantomeno in termini di ripristino del regime di correlazioni, che consentano una diversificazione effettiva delle classi di attivo.

PIÙ PUNTI FERMI RISPETTO A INIZIO 2022


Sono le principali indicazioni di Andrea Delitala, Head of Euro Multi Asset e Marco Piersimoni, Senior Investment Manager di Pictet Asset Management, che tracciano il quadro delle attese per le diverse asset class nell’anno che sta per iniziare, che si aprirà con qualche punto fermo in più rispetto al 2022. Si intravedono i primi segnali di un ritorno alla normalità della correlazione equity-bond, una ricomparsa delle opportunità sul mercato obbligazionario, effetti attenuati del rischio recessione, un ribilanciamento del mercato valutario contro dollaro, un ritorno degli emergenti e un miglioramento delle prospettive di investimento in Cina.

MERCATO DEL LAVORO AL CENTRO DELL’ATTENZIONE DELLA FED


USA ed Europa sono ancora alle prese con inflazione elevata, causata non solo dal caro energia ma anche da misure fiscali molto generose dell’amministrazione Biden. La dinamica dei prezzi manufatturieri è già in calo e proseguono i segnali di distensione nei prezzi dei noli e nei tempi di consegna delle merci, mentre i prezzi dei servizi mostrano una dinamica ancora sostenuta. Il mercato del lavoro è al centro dell’attenzione della Fed. La condizione necessaria per un ammorbidimento sembra sia lo sgonfiamento dei salari almeno al 3,5%, che dovrebbe essere compatibile con il target di inflazione.

SCENARIO DI BASE DI SOFT LANDING


Lo scenario di base di Pictet AM rimane quello di Soft Landing in cui l’inflazione rientra al 3% entro fine anno prossimo con salari poco sopra, senza richiedere un rallentamento economico. Il rischio di Hard Landing esiste: se la Fed avesse in mente obiettivi ‘aggressivi’ sull’inflazione salariale, il raffreddamento del mercato del lavoro potrebbe richiedere una terapia prolungata.

MODERATO RECUPERO DEGLI UTILI NELLE PRINCIPALI AREE


Gran parte delle perdite dell’azionario del 2022 sono ascrivibili a un ridimensionamento delle valutazioni a causa dell’accelerazione di inflazione e stretta monetaria, mentre nel 2023, secondo Delitala e Piersimoni, il rischio si sposta sulla crescita e possibili delusioni sul fronte utili, che secondo il consenso nel 2023 possono crescere del 4% in USA, del 2% in Europa e del 3% nei Mercati Emergenti. Nei paesi sviluppati c'è spazio per delusioni, mentre secondo Pictet AM sembrano più robuste le prospettive delle società emergenti, su cui potrebbero esserci anche sorprese positive.

LO S&P 500 STIMATO IN AREA 4200-4300


In caso di Soft Landing, il mercato potrebbe riservare rendimenti attesi tra il 5% e il 10%, a fronte di un lieve miglioramento del rapporto prezzo utili, con una stima per l’S&P in area 4200-4300. Sul versante tassi, gli esperti di Pictet AM evidenziano le differenze tra USA e Europa, con i primi soggetti a un’inflazione anche da domanda e la seconda a un’inflazione da costi, principalmente energia. Secondo Delitala e Piersimoni, la curva europea dei tasi rimarrà piuttosto piatta, con le scadenze lunghe ancorate alla predominanza dei ‘falchi’ in BCE, a differenza della Fed, che di fronte ad una discesa dell’inflazione potrebbe dover dare più spazio alle istanze delle colombe.

LIQUIDITÀ DA UTILIZZARE TATTICAMENTE


L’analisi degli esperti di Pictet AM porta a concludere che il 2023 potrebbe iniziare con caratteristiche simili al 2022, ma terminare in modo assai diverso, quantomeno in termini di ripristino del regime di correlazioni, che consentano una diversificazione effettiva delle classi di attivo, con le Strategie Multi Asset adattive che possono tornare ad offrire un ritorno superiore. Il rendimento atteso della strategia Global Multi Asset Opportunities di Pictet AM è più o meno del 4%, con un buon cuscinetto di liquidità da usare tatticamente. Il 4% potrebbe diventare un 4,5%-4,8% una volta che si usasse anche l’ultimo 15-20% di liquidità, per sfruttare la possibilità, dopo un anno così negativo, di recuperare una perdita a doppia cifra entro l’orizzonte di investimento a 3 anni, e con buon intervallo di fiducia anche a 12-18 mesi.
Share:
Trending