Contatti

La giornata sui mercati

L'Europa non segue Wall Street, Borse deboli: rischio recessione sempre più concreto

La stretta monetaria continua a preoccupare gli investitori. Nuovi timori per un rialzo del gas dopo la scoperta di una quarta falla sul Nord Stream, occhi puntati sui titoli di Stato britannici dopo l'intervento della Banca d'Inghilterra

di Antonio Cardarelli 29 Settembre 2022 09:18
financialounge -  Borse europee mercati Piazza Affari

Avvio in rosso per le Borse europee nonostante lo strappo al rialzo di Wall Street di ieri. Il Ftse Mib di Piazza Affari perde mezzo punto percentuale, anche se il titolo Leonardo e Racing Force partono in rialzo. Male anche gli altri listini europei, con Londra che cede l'1,2%. Lo spread tra Btp e Bund apre a 244 punti base, in leggero calo rispetto all'ultima chiusura.

WALL STREET FERMA I RIBASSI


Nella seduta di mercoledì 28 settembre Wall Street ha finalmente messo fine a una serie di sei cali consecutivi. Il Dow Jones ha chiuso a +1,67%, l'S&P 500 a +1,66% e l'indice tecnologico Nasdaq ha guadagnato l'1,52%. Nella mattinata europea, tuttavia, i futures (che danno indicazioni sull'andamento della nuova seduta) sono di nuovo in calo. I timori di una recessione economica restano infatti sul tavolo, visto che la Federal Reserve (la banca centrale Usa) è determinata a contrastare l'inflazione a ogni costo. "Il punto di riferimento attuale è un aumento di 75 punti base alla riunione di novembre e di 50 punti base a dicembre", ha detto Raphael Bostic, presidente della Fed di Atlanta. Quindi la previsione è per tassi tra il 4,25% e il 4,5% entro la fine dell'anno.

L'INTERVENTO DELLA BANCA D'INGHILTERRA


I mercati sono tornati a respirare anche grazie alla mossa della Banca d'Inghilterra, che per evitare problemi per la stabilità finanziaria del Regno Unito ha varato un piano temporaneo di acquisto di titoli di Stato a lunga scadenza. Un intervento che ha fermato, almeno per il momento, l'aumento dei rendimenti dei titoli governativi e la crescita del dollaro contro la sterlina. A lanciare l'allarme sui conti britannici era stato il Fondo Monetario Internazionale, preoccupato per le misure fiscali espansive varate dal nuovo governo guidato da Liz Truss.

NORD STREAM, SCOPERTA ALTRA PERDITA


Sul fronte materie prime petrolio in calo dopo la fiammata di ieri dovuta al taglio della produzione negli Usa a causa dell'uragano Ian. Il Wti viaggia intorno agli 81,5 dollari al barile mentre il Brent è a quota 87,3 dollari al barile, anche in questo caso pesano i timori di una recessione economica. Oro in leggero calo a 1.654 dollari l'oncia. Situazione diversa per il gas, con aumenti in vista sulle bollette dopo l'incidente che ha colpito il gasdotto Nord Stream nel Mar Baltico. Le falle scoperte sono quattro e non tre come si pensava inizialmente.

YUAN, L'AVVERTIMENTO DELLA BANCA CENTRALE CINESE


Sui mercati asiatici chiusura in rialzo per Tokyo, dove l'indice Nikkei dei titoli principali guadagna lo 0,95%. In calo la Borsa di Hong Kong (-0,9%) mentre quella di Shanghai viaggia poco sotto la parità. Dopo il rapido calo dello yuan nei confronti del dollaro, è intervenuta la banca centrale cinese per mettere in guardia gli investitori dalla tentazione di scommettere su rapidi movimenti della moneta nazionale.
Share:
Trending