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Titoli azionari anti inflazione, ecco come e quali scegliere

Investire nelle aziende con alti margini operativi permette di superare le preoccupazioni relative alle prospettive rialziste sull'inflazione. L’esempio di 5 titoli quotati a Wall Street.

10 Ottobre 2018 09:52

Dopo molti anni in cui il pericolo pubblico numero uno delle economie occidentali era rappresentato dalle deflazione, da qualche mese cominciano ad affacciarsi le prime concrete preoccupazioni per un’inflazione superiore alle attese. Al momento, il carovita resta nel range del target delle principali banche centrali (ovvero circa al 2%) ma sono in molti a temere che ci possa presto essere se non una vera e propria fiammata quantomeno un’accelerazione dei prezzi al consumo. Un indizio in questo senso è la crescita delle retribuzioni statunitensi in concomitanza di un tasso di disoccupazione ai minimi dal dopoguerra.

TUTELARSI CONTRO L’INFLAZIONE


Se così fosse, gli investitori farebbero bene a tutelarsi selezionando asset class in grado di poter generare rendimenti reali (cioè al netto dell’inflazione) positivi. Tra le asset class che nelle storia hanno mostrato di riuscire a generare buone performance in un ambiente di prezzi al consumo in rialzo spiccano le materie prime e le azioni. Queste ultime, in particolare, sebbene abbiano evidenziato un andamento rialzista che incorpora l’aumento dell’inflazione in modo più che proporzionale, non si comportano tutte alle stesso modo. Cambia, e di molto, il settore di appartenenza e, all’interno di esso, anche l’andamento delle singole aziende quotate non è affatto uniforme. Ciò che fa la differenza sono i margini operativi e, a cascata, la capacità di generare flussi di cassa e profitti.

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I MARGINI OPERATIVI DELL’S&P 500 E DEL RUSSELL 1000


A questo proposito, in base ai dati finanziari di CSI Market, negli ultimi 12 mesi il margine lordo per le compagnie dell’indice S&P 500 di Wall Street è stato in media del 48% mentre un recente report di Goldman Sachs ha segnalato che il margine lordo medio storico, filtrando i titoli dei settori finanziario, immobiliare e dei servizi di pubblica utilità, si attesta al 44% nell’indice Russell 1000 (indice delle aziende di piccole dimensioni). Per comprendere concretamente perché puntare sulle aziende con alti e sostenibili margini possa essere una scelta vincente in un ambiente con aspettative di inflazione più elevate, si può fare riferimento a cinque titoli di altrettante società quotate a Wall Street.

CINQUE SOCIETÀ USA SOTTO LA LENTE


Società selezionate da Marketwatch in quanto caratterizzate da margini superiori alla media, sia rispetto al mercato in generale e sia anche rispetto ai competitor di settore. Non solo. I margini di queste cinque società sono risultati o stabili o, addirittura, in leggero miglioramento negli ultimi trimestri. Ciò dimostra che la dinamica è nella giusta direzione, dovrebbe cioè aiutare a difendere il giro d’affari della compagnia anche se i costi di produzione aumentano. Inoltre, ciascuno di questi titoli ha un potere di pricing flessibile in virtù della forza del proprio marchio e dei propri prodotti che dovrebbero permettere di respingere i concorrenti che potrebbero abbassare i prezzi. La rosa dei cinque titoli comprende un global brand come Coca Cola e quattro società meno conosciute ma leader nel proprio settore o nicchia di mercato: Cadence Design Systems, Zoetis, PVH e Fortive.

COCA COLA


Coca-Cola ha avuto qualche problema negli ultimi anni, dal momento che i gusti dei consumatori si sono orientati verso novità e offerte salutari invece che verso le classiche bevande a base di soda. Il titolo ha sottoperformato in modo significativo, con un rendimento del 22% negli ultimi cinque anni contro un +70% realizzato dall’indice S&P 500. Tuttavia, questo sembra proprio il momento ideale per considerare l'acquisto di azioni Coca-Cola come copertura dell'inflazione. A dimostrazione del potere del marchio, l'azienda ha un potere di determinazione dei prezzi con margini lordi del 63,8% nel suo ultimo trimestre, in aumento rispetto al 62,3% di un anno fa.

CADENCE E ZOETIS


Cadence Design Systems, certamente meno familiare di Coca Cola, è tuttavia molto rispettato nella sua nicchia di attività che prevede la progettazione di software di automazione per hardware tecnologico, inclusi semiconduttori e circuiti stampati. L'ultimo trimestre ha registrato un margine lordo di circa l'88% in base al costo segnalato per servizi, prodotti e manutenzione. Il gigante della salute degli animali Zoetis, dal canto suo, ha visto i propri margini raggiungere il 79,3% in termini nazionali nell'ultimo trimestre e il 68,5% a livello internazionale, rispetto al 68,5% e al 65,5% rispettivamente dell'anno precedente. Inoltre Zoetis vanta disponibilità liquide e contanti in cassa per 1,5 miliardi di dollari.

PVH E FORTIVE PVH


Phillips-Van Heusen Corporation, il gigante dell'abbigliamento che controlla i marchi Calvin Klein e Tommy Hilfiger, mostra invece margini di profitto del 55,6% nell'ultimo trimestre, leggermente in aumento rispetto al 55,4% dell'anno precedente. Infine, Fortive, una società di test, misurazioni e robotica altamente specializzata che aiuta a mantenere efficiente il funzionamento delle infrastrutture aziendali, ha registrato un margine di profitto lordo del secondo trimestre del 50,6%, in aumento rispetto al 49,4% dell'anno precedente, grazie sia al contenimento dei costi e sia al maggiore volume di vendite.

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