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Fabrizio Quirighetti

Wall Street verso un ribilanciamento dei titoli azionari 

L’ipotesi di chiusura del gap tra le azioni di Wall Street non è remota: l’analisi mensile di SYZ AM, che ha abbassato il giudizio sui titoli di Stato italiani

8 Ottobre 2018 12:57

La crisi della lira turca e le tensioni politiche in Italia non modificano la propensione al rischio elevata, con preferenza per Wall Street, da parte degli esperti di SYZ Asset Management illustrata nell’Asset allocation del mese di settembre. Tuttavia, se nel primo caso la battuta d’arresto in Turchia, che non ha interessato gli altri paesi emergenti, si è rivelata un’occasione di ingresso sui mercati, per l’Italia la situazione è leggermente diversa.

DECLASSAMENTO DEI TITOLI ITALIANI


Infatti, nella strategia di settembre il giudizio sui titoli di Stato italiani è stato abbassato di un grado, da “lieve avversione” ad “avversione” a causa sia della situazione politica che del dimezzamento degli acquisti da parte della BCE. Le altre modifiche relative all’asset allocation del mese di settembre da parte di SYZ AM riguardano, in ambito obbligazionario, una maggiore positività sui titoli di Stato australiani, ora passati a livello “lieve avversione”. Sui mercati azionari Wall Street continua ad essere la componente principale, mentre è stata rivista la posizione sull’India (da “avversione” a “lieve avversione”) e sul Sudafrica, abbasata di un grado a “lieve avversione” poiché, secondo il portfolio manager di SYZ Am Maurice Harari, “risente di numerosi sintomi simili a quelli della Turchia”.

NASDAQ, CRESCITA CONCENTRATA


A fare il punto sui mercati è Fabrizio Quirighetti, CIO, co-head of Multi Asset di SYZ AM, che sottolinea le diverse prospettive dei titoli azionari e ricorda la positività sulle azioni statunitensi “ben protette dalle turbolenze globali”. La parola chiave degli ultimi mesi sui mercati azionari è stata divergenza: sia tra aree geografiche, con un rally che ha visto gli USA protagonisti, sia per tipologia di aziende. “I titoli del Nasdaq – commenta Quirighetti – hanno evidenziato performance altamente contrastanti poiché la crescita si è concentrata esclusivamente su una manciata di aziende di alto profilo”.

COLMARE IL GAP A WALL STREET


Ora la sfida è prevedere se e quando altri mercati potranno colmare il gap con Wall Street o gli altri titoli del Nasdaq raggiungeranno quelli più brillanti. “Le nostre analisi del ciclo economico – spiega Quirighetti - le valutazioni degli attivi e i giudizi dei nostri comitati di bilanciamento del rischio propendono per la seconda ipotesi, cioè un ribilanciamento a favore dei titoli value a scapito di quelli growth entro la fine dell'anno”. Ma secondo l’esperto di SYZ AM per avere la scintilla di questo cambiamento bisognerà attendere l’attenuazione delle divergenze fra dinamiche di crescita, inflazione e politica monetaria delle principali economie.

Attese & Mercati – Settimana dall'8 ottobre 2018


Attese & Mercati – Settimana dall'8 ottobre 2018





COSA DEVE SUCCEDERE


“Quando gli investitori si saranno convinti che la crescita sta per riprendere vigore in Europa e in Cina, mentre quella statunitense ha raggiunto il picco, oppure una volta che le strette della Fed avranno portato i tassi su livelli neutrali e la politica della BCE e della BoJ si sarà fatta meno espansiva, ci aspettiamo che i mercati meno brillanti superino quelli attualmente in vantaggio” conclude Fabrizio Quirighetti. Un’ipotesi che porterebbe alla fine dell’apprezzamento del dollaro e a un rallentamento del settore tecnologico USA, che oggi guida i mercati azionari.
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