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Settore tecnologia, adesso il pericolo sono i profit warning

Con una crescita del 26% degli utili attesi, il vero problema per i titoli della tecnologia in questo trimestre sarà non deludere le previsioni. Questa settimana in arrivo 25 annunci aziendali.

23 Luglio 2018 09:36

Non c’è alcun dubbio sul fatto che la tecnologia sia il settore che sta trainando la Borsa americana da inizio anno. Basti pensare che, a fronte di un +4,8% dell’indice S&P500 di Wall Street, l’indice Nasdaq composite, che rappresenta il listino dell’hi tech statunitense, vanta un più sostanzioso +13,3%.

QUATTRO COLOSSI OVER 800 MILIARDI


Non stupisce nemmeno il fatto che siano quattro le compagnie che possano vantare una capitalizzazione di Borsa superiore agli 800 miliardi di dollari: Apple (943 miliardi), Amazon (879 miliardi), Alphabet (Google, 828 miliardi) e Microsoft (802 miliardi). Un contesto nel quale le trimestrali in via di definizione in queste settimane dovrebbero confermare l’ottimo stato di salute dei big dell’hi tech a stelle e strisce.

Secondo gli analisti di Thomson Reuters si stima che i profitti del settore tecnologico cresceranno in media del 26,4% rispetto allo stesso trimestre di un anno fa. Sarebbe il quarto trimestre consecutivo che il settore dell'Information Technology dell'S&P 500 produce una crescita degli utili del 20% o più, trainata dai guadagni di società internet come Alphabet, Twitter, Facebook e dai produttori di chip come Micron Technology e Nvidia.

CRESCITA A DOPPIA CIFRA ANCHE PER IL III E IV TRIMESTRE


Non Solo. Sempre stando alle previsioni, si stima che i profitti del settore tecnologia possano ulteriormente salire del 16,9% nel terzo trimestre e del 15,4% nell’ultimo trimestre dell’anno. Si può tuttavia affermare che buona parte di queste previsioni siano già incorporate nei prezzi correnti dei titoli del settore e che, di conseguenza, gli investitori saranno ancora più focalizzati del solito sugli annunci delle compagnie e alle dichiarazioni del management sui trimestri successivi. Ecco perchè, l’unico vero problema potrebbe essere il profit warning, ovvero la possibilità che le compagnie annuncino utili in calo.

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TROPPI INVESTITORI SULL’HI TECH


Il punto, infatti, come fanno notare gli analisti di Morgan Stanley in un recente report sulla tecnologia USA, è che il megatrend dell’hi tech ha attirato molti investitori come una scialuppa di salvataggio in un mare di acque agitate. Ad un certo punto, una scialuppa di salvataggio può risultare sovraccarica di passeggeri e il sovraffollamento può finire con l’ingigantire qualsiasi problema altrimenti gestibile.

Gli analisti di Morgan Stanley hanno evidenziato diversi punti critici, tra cui le stime di consenso e le proiezioni che sono già prezzate nelle quotazioni dei titoli tecnologici, proiettando le valutazioni dei titoli del settore hi tech a livelli, in genere, più elevati rispetto alla media di mercato. Inoltre, occorre valutare l'impatto che le tariffe commerciali avranno sulla catena di approvvigionamento globale.

PROFIT WARNING, LA PUNIZIONE DEL MERCATO PER I DATI DI NETFLIX


Un primo esempio di cosa potrebbe capitare alle valutazioni dei titoli hi tech è quanto accaduto all’azione di Netflix, la compagnia che ha dato il via alla stagione degli utili del settore della tecnologia lunedì 16 luglio con una grande delusione. Mentre la società ha battuto facilmente gli utili per azione (+467% rispetto all'anno precedente), il valore delle azioni è crollato a causa di una crescita dei sottoscrittori inferiore alle aspettative degli analisti e di una previsione che indicava che i nuovi abbonati sarebbero cresciuti meno rispetto all'anno precedente.

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UN LUNGO ELENCO DI SOCIETÁ SOTTO LA LENTE


Un tipo di punizione in Borsa che potrebbe attendere i grandi nomi della tecnologia se non risultassero all'altezza delle grandi aspettative di crescita . Tra le aziende che saranno al centro dell'attenzione in questo trimestre (questa settimana saranno 25 quelle a presentare i conti) figurano le società di semiconduttori come Nvidia e Advanced Micro Devices (AMD), il colosso dei chip Intel Corp, e i grandi nomi di Internet e della tecnologia avanzata; Amazon.com, Facebook, Alphabet – Google, Twitter, Tesla e Apple. Quest’ultima in particolare aspetta rassicurazione dal presidente Trump sull’esclusione delle tariffe dal momento che l’iPhone, progettato negli Stati Uniti è fabbricato in Cina.
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