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Brexit

Mercati, il rischio Brexit è già in buona parte incorporato nei prezzi

21 Giugno 2016 09:42
financialounge -  Brexit Christophe Bernard immigrazione titoli di stato Vontobel
Nel corso delle ultime due settimane, la sterlina si è indebolita mentre i mercati azionari globali hanno perso tra il 3 e l'8 per cento. Allo stesso tempo, i titoli di stato ritenuti più sicuri e solidi e l’oro hanno beneficiato di forti flussi di acquisti. Ma cosa succederà il 24 giugno se la Brexit prevalesse nel referendum britannico?

“È ragionevole supporre che la sterlina subirebbe una ulteriore significativa svalutazione (di circa il 10 per cento) sulla scia del peggioramento delle prospettive economiche e di un possibile disavanzo delle partite correnti: con ogni probabilità, il Regno Unito entrerebbe in una fase di recessione” sostiene Christophe Bernard, Chief Strategist di Vontobel, secondo il quale l'impatto economico sull'Europa sarebbe probabilmente negativo, ma in misura molto minore rispetto a quello del Regno Unito.

Il canale di trasmissione chiave per l'economia globale sarebbe attuato tramite un possibile inasprimento delle condizioni finanziarie a seguito di un ulteriore calo dei mercati azionari e di un allargando gli spread creditizi. Per lo strategist, i titoli di stato più sicuri e solidi e l’oro dovrebbero continuare ad essere acquistati così come il franco svizzero e il dollaro USA mentre le banche centrali cercherebbero almeno di puntellare il sentiment negativo degli investitori. Ma l’affermazione dei sostenitori del Brexit avrebbe gravi implicazioni politiche all'interno della UE che potrebbero portare alla modifica del trattato in modo da riflettere la nuova realtà politica che vede un’Europa ‘a due velocità’.

Inoltre, Europa ha bisogno di trovare risposte concrete al problema dell'immigrazione e il deficit di percezione di democrazia nel funzionamento delle sue istituzioni. In effetti, il sentimento euroscettico è cresciuto nella maggior parte dei paesi dell'UE, non solo nel Regno Unito. Durante questa fase è probabile che gli investitori globali tendano ad evitare gli asset in euro. Ma che scenario stanno incorporando attualmente nei prezzi i mercati?

“Se non ci fosse il rischio Brexit all’orizzonte, il contesto macroeconomico potrebbe apparire piuttosto favorevole alla attività rischiose, grazie alla stabilizzazione della crescita globale, all’allontanamento dello stress sui mercati emergenti (in virtù della ripresa dei prezzi delle materie prime), e alle politiche monetarie accomodanti” sottolinea Christophe Bernard, secondo il quale, al contrario, i titoli di stato ritenuti più sicuri e solidi (una significativa parte dei quali evidenzia un rendimento negativo) sta iniziando a scontare addirittura una depressione, che è altamente improbabile, anche in caso di Brexit.
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