L'apertura dei mercati
Borse giù nella settimana delle banche centrali
Avvio in negativo per i listini europei in attesa delle decisioni della Federal Reserve (mercoledì) e della Bce (giovedì). Avvio in rosso anche per le Borse asiatiche
di Antonio Cardarelli 12 Dicembre 2022 09:10
Partenza in rosso per le Borse europee nella settimana segnata dalle decisioni delle banche centrali sui tassi d'interesse. A Milano l'indice Ftse Mib cede poco meno di mezzo punto percentuale, come Francoforte e Parigi.
Quella appena iniziata è una settimana densa di appuntamenti per i mercati europei e americani. Mercoledì 13 occhi puntati sulla Federal Reserve, orientata verso un rialzo di 50 punti base dei tassi d'interesse rispetto ai 75 punti dei precedenti meeting. Un rallentamento già ampiamente previsto dal mercato. Giovedì sarà la volta della Banca centrale europea, più indietro nel percorso dei rialzi e alle prese con un'inflazione più persistente rispetto a quella americana, che da un paio di mesi ha dato segnali di rallentamento. La guerra in Europa e la dipendenza dalle importazioni di energia rendono più complicato, per la Bce, contrastare il rialzo del carovita. Tuttavia, anche la Bce è orientata verso un rialzo di 50 punti base, come confermato nei giorni scorsi dal capo economista Lane.
Ad arricchire la settimana delle banche centrali ci sono anche le decisioni sui tassi della Banca del Giappone e della Banca d'Inghilterra. Ma il dato principe della settimana, in arrivo domani, è quello sull'inflazione americana. Da verificare se le frenate, seppur deboli, dei mesi scorsi verranno confermate. In caso negativo, i dati che segnalano un mercato del lavoro tonico e prezzi alla produzione elevati potrebbero portare a un parziale ripensamento della Fed.
Nel frattempo le Borse asiatiche aprono la settimana in ribasso. L'indice Nikkei di Tokyo è sceso dello 0,21% a 27.842,33 punti e il Topix ha perso lo 0,22% a 1.957,33 punti. Alla Borsa di Hong Kong, l'indice Hang Seng è sceso del 2% nella mattinata europea, poiché gli investitori hanno approfittato dei forti guadagni delle ultime due settimane per raccogliere profitti prima di ogni possibile sorpresa da parte della Fed. I mercati attendono ancora buone notizie dall'allentamento delle restrizioni Covid in Cina.
Sul fronte valutario, l'euro passa di mano a 1,0516 dollari (1,537 venerdì in chiusura) e a 143,96 yen (143,72), mentre il dollaro/yen è a 136,87 (136,38). È in rialzo il prezzo del petrolio: il Wti, consegna a gennaio, scambia a 71,56 dollari al barile (+0,76%). In calo il valore del gas, che si attesta a 133 euro al megawattora (-4,3%).
MERCOLEDÌ LA DECISIONE DELLA FED
Quella appena iniziata è una settimana densa di appuntamenti per i mercati europei e americani. Mercoledì 13 occhi puntati sulla Federal Reserve, orientata verso un rialzo di 50 punti base dei tassi d'interesse rispetto ai 75 punti dei precedenti meeting. Un rallentamento già ampiamente previsto dal mercato. Giovedì sarà la volta della Banca centrale europea, più indietro nel percorso dei rialzi e alle prese con un'inflazione più persistente rispetto a quella americana, che da un paio di mesi ha dato segnali di rallentamento. La guerra in Europa e la dipendenza dalle importazioni di energia rendono più complicato, per la Bce, contrastare il rialzo del carovita. Tuttavia, anche la Bce è orientata verso un rialzo di 50 punti base, come confermato nei giorni scorsi dal capo economista Lane.
ATTESA PER L'INFLAZIONE USA
Ad arricchire la settimana delle banche centrali ci sono anche le decisioni sui tassi della Banca del Giappone e della Banca d'Inghilterra. Ma il dato principe della settimana, in arrivo domani, è quello sull'inflazione americana. Da verificare se le frenate, seppur deboli, dei mesi scorsi verranno confermate. In caso negativo, i dati che segnalano un mercato del lavoro tonico e prezzi alla produzione elevati potrebbero portare a un parziale ripensamento della Fed.
ASIA IN ROSSO
Nel frattempo le Borse asiatiche aprono la settimana in ribasso. L'indice Nikkei di Tokyo è sceso dello 0,21% a 27.842,33 punti e il Topix ha perso lo 0,22% a 1.957,33 punti. Alla Borsa di Hong Kong, l'indice Hang Seng è sceso del 2% nella mattinata europea, poiché gli investitori hanno approfittato dei forti guadagni delle ultime due settimane per raccogliere profitti prima di ogni possibile sorpresa da parte della Fed. I mercati attendono ancora buone notizie dall'allentamento delle restrizioni Covid in Cina.
VALUTE E PETROLIO
Sul fronte valutario, l'euro passa di mano a 1,0516 dollari (1,537 venerdì in chiusura) e a 143,96 yen (143,72), mentre il dollaro/yen è a 136,87 (136,38). È in rialzo il prezzo del petrolio: il Wti, consegna a gennaio, scambia a 71,56 dollari al barile (+0,76%). In calo il valore del gas, che si attesta a 133 euro al megawattora (-4,3%).
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