La giornata sui mercati
Borse europee deboli in attesa dei dati di domani sull’inflazione americana
Avvio prudente per i listini europei, occhi degli investitori puntati sul dato dell'inflazione Usa esu quanto sta accadendo a Taiwan, dove si rischia un blocco delle esportazioni di semiconduttori
di Antonio Cardarelli 9 Agosto 2022 09:10

La seduta di martedì 9 agosto comincia in modo prudente sui listini europei. A Piazza Affari il Ftse Mib viaggia poco sopra la parità mentre Francoforte, Parigi e Londra sono leggermente in rosso. Spread tra Btp e Bund sostanzialmente fermo in avvio a 211 punti base.
Investitori in attesa del dato sull'inflazione americana, in uscita mercoledì 10 agosto. Un dato importante in chiave Federal Reserve, chiamata a settembre a decidere sull'entità del nuovo rialzo dei tassi d'interesse. L'ultima rilevazione sulla disoccupazione, scesa ad agosto al 3,5%, fa pensare a una mossa da "falco" della banca centrale Usa, con tutti i timori per il rischio recessione connessi.
Nel frattempo la preoccupazione principale dei mercati deriva da un altro fronte di guerra che potrebbe aprirsi: Taiwan. Mentre in Ucraina si continua a combattere nei pressi della centrale nucleare di Zaporizhzhia, la Cina prosegue le sue esercitazioni intorno all'isola di Taiwan. Il governo locale ha risposto con esercitazioni antiaeree con proiettili veri e la tensione non accenna a scendere. Dal punto di vista economico si teme un blocco delle esportazioni di semiconduttori con pesantissime ricadute su diversi settori, a partire da quello automobilistico, e a cascata nuova pressione sull'inflazione. Taiwan, infatti, è nettamente il maggior produttore mondiale di microchip.
Continuano a salire i prezzi del petrolio. Il Brent (+0,2%) è a quota 96,8 dollari al barile mentre il gas europeo segna una frenata (-2,4%) a 188 euro a megawattora. Sui mercati asiatici chiusura in calo per la Borsa di Tokyo, con l'indice Nikkei ha segnato un calo dello 0,9% in attesa dei dati Usa sull'inflazione. Poco mossi l'Hang Seng di Hong Kong e la Borsa di Shanghai quando manca poco alla chiusura.
IL DATO SULL'INFLAZIONE USA
Investitori in attesa del dato sull'inflazione americana, in uscita mercoledì 10 agosto. Un dato importante in chiave Federal Reserve, chiamata a settembre a decidere sull'entità del nuovo rialzo dei tassi d'interesse. L'ultima rilevazione sulla disoccupazione, scesa ad agosto al 3,5%, fa pensare a una mossa da "falco" della banca centrale Usa, con tutti i timori per il rischio recessione connessi.
TENSIONE MASSIMA A TAIWAN
Nel frattempo la preoccupazione principale dei mercati deriva da un altro fronte di guerra che potrebbe aprirsi: Taiwan. Mentre in Ucraina si continua a combattere nei pressi della centrale nucleare di Zaporizhzhia, la Cina prosegue le sue esercitazioni intorno all'isola di Taiwan. Il governo locale ha risposto con esercitazioni antiaeree con proiettili veri e la tensione non accenna a scendere. Dal punto di vista economico si teme un blocco delle esportazioni di semiconduttori con pesantissime ricadute su diversi settori, a partire da quello automobilistico, e a cascata nuova pressione sull'inflazione. Taiwan, infatti, è nettamente il maggior produttore mondiale di microchip.
PETROLIO IN SALITA
Continuano a salire i prezzi del petrolio. Il Brent (+0,2%) è a quota 96,8 dollari al barile mentre il gas europeo segna una frenata (-2,4%) a 188 euro a megawattora. Sui mercati asiatici chiusura in calo per la Borsa di Tokyo, con l'indice Nikkei ha segnato un calo dello 0,9% in attesa dei dati Usa sull'inflazione. Poco mossi l'Hang Seng di Hong Kong e la Borsa di Shanghai quando manca poco alla chiusura.
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