Le Borse europee rimbalzano dopo il lunedì in rosso per effetto Evergrande
I mercati reagiscono alle perdite di ieri causate timori legati al possibile fallimento del colosso immobiliare cinese. Oggi riunione della Fed sul tapering e sui tassi di interesse

CAOS EVERGRANDE
Negli ultimi anni il mercato immobiliare cinese si è gonfiato portando i costi delle case a livelli molto alti. Sono aumentati anche gli investimenti nel settore non solo da parte degli investitori istituzionali, anche dai cittadini, dai lavoratori e risparmiatori cinesi. Il fallimento di questo colosso non riguarderebbe solo la Cina poiché ad essersi affidati ad Evergrande ci sono anche investitori stranieri istituzionali e non. Ieri si è verificato un ampio sell-off di azioni che ha portato il colosso cinese a perdere fino al 13%, in vista delle scadenze obbligazionarie di questa settimana e del rischio insolvenza. Per questo nella giornata di ieri i mercati hanno viaggiato in territorio negativo con importanti ribassi, mentre alcuni analisti facevano parallelismi con la crisi dei mutui subprime del 2008 che ha portato al fallimento della Lehman Brothers, che ebbe origini e sviluppi molto diversi.
OGGI LA FED
Come già annunciato, oggi si terrà la riunione della Fed dove si discuterà della riduzione del piano di acquisti avviato nel 2020 per contrastare la crisi economica generata dal Covid 19. Jerome Powell parlerà domani in conferenza stampa e darà informazioni più precise sul tapering e sui tassi di interesse che, secondo gli analisti, dovrebbero restare bassi e invariati.
L'ALLEANZA DELLA DISCORDIA
In primo piano c'è anche la crisi diplomatica dei sottomarini. Usa, Gran Bretagna e Australia hanno siglato un patto per contenere l’espansionismo commerciale e militare cinese. L'alleanza si chiama AUKUS dall'unione delle sigle dei tre paesi che prevede anche un accordo tra Australia e Stati Uniti sulla fornitura dei sottomarini. Canberra comprerà i sommergibili nucleari dagli Usa, non più dalla Francia annullando una commessa da circa 66 miliardi di dollari. Parigi ha ritirato i suoi ambasciatori da Washington e Canberra e ha minacciato ripercussioni sul futuro della Nato.