carlo giordano
Torna la voglia di investire nel mattone, compravendite in crescita del 40%
Dopo il rallentamento registrato nel 2020 a causa della pandemia, il settore immobiliare torna a crescere nel primo trimestre del 2021. Richieste le case più ampie, spazi esterni e fuori città
9 Giugno 2021 12:19

Nel primo periodo del 2021 sono aumentate le transazioni di vendita e acquisto di case sia in Italia che in tutta Europa: si tratta infatti di un incremento del 40% che permette agli operatori del settore di guardare al futuro con ottimismo.
"Per la prima volta le quotazioni sono in crescita in tutti i Paesi europei e vediamo un movimento positivo anche in Italia", dice Mario Breglia, presidente di Scenari Immobiliari Breglia. Secondo gli ultimi dati la fiducia dei cittadini è in aumento e si avvicina ai livelli pre-covid. "Il mercato immobiliare - aggiunge Carlo Giordano, amministratore delegato di Immobiliare.it - ha tutte le condizioni per fare bene, anche visti gli incentivi previsti dallo Stato".
Il mercato immobiliare ha resistito al crollo dell'economia causato dal Covid-19. Non ha registrato gravi ribassi ma soltanto un rallentamento, quasi una stasi: secondo il Rapporto dati statistici notarili relativo alle compravendite di immobili 1.128.674 di compravendite nel 2019 alle 1.035.997 del 2020 il calo è stato del -8,2%. Nel 2021 i primi numeri, illustrati durante ReItalia, la convention sul settore organizzata da Monitorimmobiliare, che arrivano hanno un tono completamente diverso: nel primo trimestre si registra un aumento di quasi il 40% delle compravendite e si ritiene che quest'anno i dati potranno essere notevolmente più alti.
La domanda nel mercato immobiliare ha cambiato il proprio contenuto: con l'introduzione del lavoro da remoto gli italiani cercano adesso case più ampie, con spazi esterni e anche fuori dalle grandi città. "Per quanto riguarda invece il contesto più ampio "gli investitori istituzionali stranieri vorranno vedere quali possano essere gli effetti più profondi della pandemia, si può prevedere un trend positivo, ma meno marcato rispetto al residenziale", ha detto Luca Dondi, amministratore delegato di Nomisma. A spingere il mercato sarà da un lato il cambiamento delle esigenze abitative, ma anche una ritrovata propensione all'acquisto: " Nel 2020 gli italiani hanno risparmiato 129 miliardi in più rispetto all'anno precedente, anche perchè hanno avuto meno occasione di spesa, e il 59, 3% degli italiani ha messo da parte denaro, contro il 45, 5% del 2019", spiega Carlo Giordano.
CONDIZIONI FAVOREVOLI
"Per la prima volta le quotazioni sono in crescita in tutti i Paesi europei e vediamo un movimento positivo anche in Italia", dice Mario
DATI IN AUMENTO
Il mercato immobiliare ha resistito al crollo dell'economia causato dal Covid-19. Non ha registrato gravi ribassi ma soltanto un rallentamento, quasi una stasi: secondo il Rapporto dati statistici notarili relativo alle compravendite di immobili 1.128.674 di compravendite nel 2019 alle 1.035.997 del 2020 il calo è stato del -8,2%. Nel 2021 i primi numeri, illustrati durante ReItalia, la
NUOVE ESIGENZE E RISPARMI
La domanda nel mercato immobiliare ha cambiato il proprio contenuto: con l'introduzione del lavoro da remoto gli italiani cercano adesso case più ampie, con spazi esterni e anche fuori dalle grandi città. "Per quanto riguarda invece il contesto più ampio "gli investitori istituzionali stranieri vorranno vedere quali possano essere gli effetti più profondi della pandemia, si può prevedere un trend positivo, ma meno marcato rispetto al residenziale", ha detto Luca
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