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Dati startup Tutored

Lavoro, ecco i laureati più ricercati dalle aziende

Nel 2020, i più ricercati dalle aziende, con il 49 per cento, sono i laureati in scienza, tecnologia, ingegneria e matematica (Stem). A seguire quelli in Economia

di Fabrizio Arnhold 30 Marzo 2021 16:23
financialounge -  aziende laurea lavoro recruitment Tutored università

D’accordo studiare quello che ci piace, ma se poi non si trova un lavoro? Nel 2020, i più ricercati dalle aziende, con il 49 per cento, sono i laureati in scienza, tecnologia, ingegneria e matematica (Stem). A seguire quelli laureati in Economia (31 per cento). I dati sono quelli della prima edizione dell’Osservatorio Nazionale annuale sul recruitment online di giovani neolaureati in Italia, realizzata da Tutored, startup che si propone come punto di incontro digitale tra studenti universitari e neolaureati e mondo del lavoro.

IL CAMPIONE


Per realizzare l’indagine, l’Osservatorio ha preso in considerazione i dati raccolti nell’intero 2020. Sono state evidenziate le attività ad elevato engagement degli oltre 500mila studenti iscritti alla piattaforma e di 50 grandi aziende e multinazionali, le cui interazioni hanno generato più di 87mila candidature nell’anno di riferimento per le opportunità di lavoro pubblicate.

LA CAPACITÀ DI TEAMWORKING


Secondo i risultati emersi dall’indagine, un annuncio di lavoro su 3 è relativo all’area Informatica&Tecnologia. La capacità di teamworking è ricercata in 7 settori su 10. Passando in rassegna le soft skill, quella più apprezzata dalle aziende è il problem solving. Il 54 per cento dei candidati parla inglese, il 17 per cento lo spagnolo e il 16 per cento il francese.

RECRUITMENT DIGITALE


“Oggi più che mai le società hanno bisogno di strutturare percorsi che permettano di svolgere l’attività di recruitment e di onboarding in modalità digitale”, ha commentato il ceo di Tutored, Gabriele Giugliano. “In tempo di pandemia - ha concluso - sia per le aziende che per i giovani che si affacciano al mondo del lavoro è fondamentale comprendere quali sono i nuovi paradigmi e coglierne le opportunità”.
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