Contatti

Pro e contro

Monetizzare il debito pubblico? Il dibattito è aperto

Confronto aperto sulle due sponde dell’Atlantico: la Bce ha detto “no” alla cancellazione, ma non ha fissato una data per la fine dei reinvestimenti

di Virgilio Chelli 23 Marzo 2021 17:50
financialounge -  banche centrali BCE debito pubblico

Monetizzare del debito pubblico? Il dibattito è aperto sia in Europa che in USA, anche se non è ufficialmente nelle agende di governi e autorità monetarie. Una volta era normale che le banche centrali comprassero le emissioni di debito, poi gli eccessi di spesa sconsiderata degli anni 70 accompagnati dall’inflazione galoppante indussero a alzare muraglie cinesi limitando gli acquisti al solo mercato secondario e solo per mantenere la liquidità del mercato.

PERCHÉ SE NE PARLA


Ora però, prima con la Grande Crisi e poi con la massiccia risposta fiscale e monetaria allo shock da pandemia, parlarne non è più proibito e neanche considerato sconveniente. I giapponesi lo fanno, senza ufficializzarlo, da una ventina d’anni. Quest’anno il Tesoro USA dovrà emettere debito per un importo stimato di 2.500 miliardi di dollari e la Fed dovrebbe comprarne direttamente o indirettamente, e sempre sul secondario, qualcosa come il 40%. Per ora non ci sono segnali che l’appetito degli investitori esteri, privati e istituzionali, per i Treasury sia in calo drammatico.

LA POSIZIONE DELLA BCE


In Europa, Christine Lagarde qualche giorno fa ha ripetuto davanti all’Europarlamento che monetizzare il debito è ‘illegale’, ma sta scritto nello statuto della BCE e non poteva dire il contrario. Però la stessa BCE non si è data un limite temporale al reinvestimento nei titoli di Stato comprati man mano che vengono a scadenza. Proprio su financialounge.com un’importante casa d’investimento, BlueBay, ha ipotizzato non tanto la ‘cancellazione’ del debito detenuto nelle casse della BCE, ma semplicemente di non prevedere una scadenza per il rientro.
Share:
Trending