La Cina mette al bando TripAdvisor

In seguito a una campagna volta a eliminare contenuti sensibili su Internet, la Cina ha rimosso 105 app dai suoi store digitali. La maggior parte di queste sono locali, ma nell’elenco è finita anche TripAdvisor. La Cyberspace Administration of China, l’ente di controllo dei contenuti online di Pechino, ha infatti constatato una violazione delle regole da parte dell’app turistica statunitense, senza però fornire dettagli in merito.

LA CAMPAGNA

Le autorità cinesi hanno promosso una campagna per eliminare dal mercato locale app con contenuti violenti o legati alla pornografia, alla prostituzione e al gioco d’azzardo. È difficile quindi capire come nell’elenco possa essere finita anche TripAdvisor, l’app statunitense che permette agli utenti di prenotare e recensire i propri viaggi. Pechino non ha fornito indicazioni più dettagliate. La ragione ufficiale del ban, valida per tutte le app censurate, è che presentava contenuti che il pubblico considerava offensivi.

RAPPORTI TESI

La ragione della censura di TripAdvisor risiede forse nei rapporti tesi tra Cina e Stati Uniti. L’azione potrebbe essere una conseguenza del ban statunitense nei confronti del social network TikTok. Una vicenda che non si è ancora risolta nonostante il provvedimento firmato da Trump lo scorso agosto sia già stato sconfessato da due giudici statunitensi.

BAN CONTRO BAN

Cina e Stati Uniti portano avanti da anni una guerra di ban reciproci. Nel 2017 Pechino ha censurato Facebook, Instagram, Twitter, Snapchat e Youtube. Tre anni dopo Trump ha ordinato la messa al bando di TikTok, scatenando l’ira della casa di produzione ByteDance e del Governo cinese, che ha promesso contromisure. Il ban di TripAdvisor potrebbe essere una di queste, anche se a ora è solo un’ipotesi.