Lufax oltre le tensioni politiche: il colosso del risparmio cinese si quota a Wall Street

Nonostante le incertezze dovute al coronavirus e alle tensioni commerciali tra Cina e Usa, il colosso del risparmio gestito cinese Lufax si sta preparando alla quotazione a Wall Street. Per il momento Lufax non ha svelato numero di azioni e prezzo, ma la pratica per il listing (con il ticker “LU”) è già in corso.

NUOVA IPO CINESE A WALL STREET

Lufax, di proprietà del colosso finanziario di Shanghai Ping An Group, potrebbe presto diventare un’altra azienda cinese quotata sulla Borsa di New York, seguendo così le orme di Xpeng Motors e Li Auto e di Alibaba, presente a Wall Street dal 2014, e in attesa della quotazione di Ant Group. Tuttavia, le tensioni politiche tra i governi di Washington e di Pechino restano sullo sfondo e hanno indotto diverse società cinesi a “cautelarsi” con una seconda quotazione sulla Borsa di Hong Kong.

GLI ADVISOR

Nel primo semestre del 2020 Lufax ha registrato profitti per poco più di un miliardo di dollari, in linea con la performance dello stesso periodo del 2019. La quotazione delle azioni Lufax a Wall Street sarà seguita da Goldman Sachs, Bank of America Securities, UBS Investment Bank, HSBC e China PA Securities. Nell’ultimo round di finanziamenti, risalente al 2018, Lufax era stata valutata 38 miliardi di dollari.

LA PARTENZA CON I PRESTITI P2P

Fondata nel 2011, Lufax è partita come piattaforma di prestiti peer-to-peer rivolti a piccole imprese e lavoratori. Nel corso degli anni ha ampliato i suoi servizi finanziari, soprattutto dopo l’ingresso nel capitale di Ping An Group.