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Investire in azioni

Idee di investimento, è il momento degli investimenti alternativi

Mentre l’hi tech, non solo USA ma anche cinese, resta leader di mercato, e il fattore ESG si conferma centrale, in chiave anti-inflazione e per diversificare si distinguono oro, titoli ciclici, vino e strategie decorrelate

di Leo Campagna 31 Agosto 2020 12:00
financialounge -  Amundi azioni GAM Goldman Sachs Asset Management idee di investimento Invesco Neuberger Berman

 

FAANG+M, PERCHÈ OSSERVARE IL FATTORE CRESCITA


Negli ultimi anni la tecnologia è stata la protagonista assoluta del mercato azionario guidata dai famosi FAANG (Facebook, Apple, Amazon, Netflix e Google) a cui si è aggiunta Microsoft. La loro crescita esponenziale in Borsa ha visto triplicare fino a quasi il 21%, nei sette anni fra il 2013 e il 2020, il loro peso complessivo nell’indice S&P 500 di Wall Street. Alla luce dei molti investitori preoccupati per un rischio di bolla speculativa sui FAANG e per l’intero mercato statunitense, Luca Tobagi, CFA – Investment Strategist, Product Director di Invesco, nell’articolo “Cosa rivela il fenomeno FAANG+M osservato da diverse angolazioni”, suggerisce di osservare un fattore molto importante: la crescita. “La differenza è impressionante: dal 2011 i titoli FAANG + M sono cresciuti circa il 70% in più o il doppio del Nasdaq 100, rispettivamente per fatturato e utili, e circa il quadruplo dell’S&P 500”, puntualizza Tobagi. La crescita, per l’appunto, riveste un ruolo importante dal momento che la sua relazione positiva con le valutazioni di Borsa non è lineare: a parità di altre condizioni, come i dividendi e il costo del capitale, la valutazione può espandersi in modo più accelerato. La storia insegna che la psicologia degli investitori a volte tende ad assecondare e alimentare eccessi portando anche a bolle speculative. “Resta il fatto che ritengo giusto osservare ogni fenomeno, compreso quello dei FAANG+M, da diverse angolazioni, per averne una prospettiva il più possibile completa”, conclude Tobagi.

HI TECH UNO DEI SETTORI MIGLIORI IN CUI INVESTIRE IN CINA


Tra l’altro, come fa notare Jian Shi Cortesi, gestore dei fondi GAM Asia Focus Equity e GAM China Evolution Equity di GAM Investments nell’articolo “GAM: le tensioni con gli USA un’opportunità da cogliere per l’high tech cinese”, l’ostilità tra Pechino e Washington porterà i cinesi a concentrarsi sulla domanda interna con la prospettiva di tassi di crescita sostenuti. Insomma, un’ottima occasione di investimento. Nelle sue analisi, l’esperta di GAM Investments sottolinea che durante e dopo il Covid-19 il mondo si sta muovendo ulteriormente verso un ambiente a tassi bassi e a basso rendimento, dove molte aziende faranno fatica a generare fatturato e crescita degli utili, mentre le società cinesi di internet continuano a godere di un vento in poppa strutturale. Per Jian Shi Cortesi, molte di queste aziende possono continuare a far crescere fatturato e utili a un ritmo del +20%, rappresentando uno dei migliori settori in cui investire in Cina

IL FATTORE MILLENNIAL E LA CENTRALITÀ DELL’ESG


Intanto, tra i molti cambiamenti indotti dalla pandemia, gli esperti di Goldman Sachs AM segnalano quelli destinati a durare: le nuove frontiere della sanità, la nuova mentalità Millennial e la centralità del fattore ESG. In particolare, il nuovo stile di vita dei Millennial, accelerato dalla pandemia, che sta diventando ‘virale’ e consiste nell’adozione di un approccio online in tutti i campi, dall’e-commerce all’intrattenimento, fino all’e-learning. Secondo gli esperti di Goldman Sachs AM siamo in presenza di un trend proiettato ben oltre la pandemia e che, dal punto di vista dell’investitore, premierà aziende con una solida impronta digitale. Il tutto conduce, come si legge nell’articolo “Goldman Sachs: “Post Covid Economy, ecco cosa è destinato a durare”, in direzione di un ‘Nuovo Contratto Sociale’, all’insegna del fatto che ‘un problema condiviso è un problema risolto’. Gli esperti di Goldman Sachs AM si dicono convinti che le aziende diventeranno parte della soluzione alle sfide globali attuali, che comprendono la discriminazione razziale, la disuguaglianza strutturale, e il cambiamento climatico. Un approccio condiviso alla soluzione di questi problemi può portare il mondo sul sentiero di una crescita più ‘pulita’, equa e sostenibile, man mano che ci si lascia alle spalle la recessione indotta dal virus. Per identificare le aziende meglio posizionate su questo percorso aiutano l’investitore i fattori ESG, sia in termini di vantaggio competitivo che di rischi.

VINI PREGIATI PER DIVERSIFICARE


Resta il fatto che le aziende che non stanno al passo con la tecnologia sono destinate a perdere valore. Durante questi mesi di pandemia, e non è certo un caso, a crescere maggiormente sono stati i colossi tech, da Amazon a Netflix. Secondo un recente report di Aquaa Partners, società di consulenza strategica londinese, gli indici tecnologici cresceranno in maniera esponenziale nei prossimi due decenni, con performance di gran lunga più interessanti rispetto agli altri comparti. Come illustrato nell’articolo “Cocktail di big tech e vino in portafoglio”, l’azienda da consulenza londinese prevede che il Nasdaq sfiorerà quota 91.000 punti nel 2040, ossia circa otto volte il suo valore attuale. Investire in tecnologia, quindi, sembra una buona scommessa, senza dimenticarsi di diversificare. “Vini pregiati e francobolli, arte e altri oggetti da collezioni per avere un portafoglio non correlato con le azioni delle società tecnologiche”, ha commentato Paul Cuatrecasas, ad di Aquaa Partners.

LA COPERTURA IN CASO DI INFLAZIONE? ORO E TITOLI CICLICI


Un altro tema aperto è quello della potenziale crescita dei prezzi al consumo. Mentre i prossimi mesi riveleranno il volto della “vera inflazione”, alla luce dei pochi dati quantitativi a disposizione, Amundi ha adottato tecniche di ricerca innovative sui big data. Nell’immediato futuro non dovrebbero esserci sorprese sul fronte inflazione, tuttavia negli Stati Uniti e nella zona nel 2021 potrebbero materializzarsi alcune dinamiche rialziste per via dell’interazione tra effetti di base multipli e possibili shock nelle componenti sottostanti (alimentari, energetici esclusi, servizi). “Prevediamo una normalizzazione graduale dell’inflazione di pareggio negli USA, ovvero l’aspettativa di prezzi al consumo e il premio per il rischio del carovita, mentre in Europa non vediamo pressioni sui prezzi al consumo al punto che la Bce possa modificare la sua politica di allentamento monetario. Ma nel caso in cui esse dovessero materializzarsi, la copertura all’inflazione nei nostri portafogli sarà attuata tramite l’oro e i titoli ciclici”, rivela nell’articolo “Oro e titoli ciclici la copertura giusta per l’inflazione”, Monica Defend, Global Head of Research di Amundi.

PORTAFOGLI ALTERNATIVI AL TEST DEL PRIMO TRIMESTRE 2020


Infine merita una segnalazione la strategia di investimenti alternativi di Neuberger Berman, non correlata ai mercati azionari o obbligazionari, testata positivamente nel primo trimestre 2020. Tre anni fa Neuberger Berman lanciava una strategia di investimenti alternativi liquidi, mirata a generare un profilo di rendimento non correlato ai mercati azionari o del credito, con la creazione di un portafoglio che ha dimostrato una tendenza a performare bene durante i periodi di instabilità del mercato, come durante la crisi del primo trimestre del 2020, che ha costituito un valido test positivo. Fred Ingham, Head of International Hedge Fund Investments della casa d’investimento, nell’articolo “Come costruire portafogli da “tempesta”, spiega come le strategie decorrelate abbiano effettivamente raggiunto il loro obiettivo durante la crisi da Covid-19.
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