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Diversificare gli investimenti

Come costruire portafogli da “tempesta”

Neuberger Berman spiega come funziona la strategia di investimenti alternativi, non correlata ai mercati azionari o obbligazionari, testata positivamente nel primo trimestre 2020

di Virgilio Chelli 25 Agosto 2020 21:00
financialounge -  azioni Fred Ingham investimenti Neuberger Berman Scenari

Tre anni fa Neuberger Berman lanciava una strategia di investimenti alternativi liquidi, mirata a generare un profilo di rendimento non correlato ai mercati azionari o del credito, con la creazione di un portafoglio che ha dimostrato una tendenza a performare bene durante i periodi di instabilità del mercato, come durante la crisi del primo trimestre del 2020, che ha costituito un valido test positivo. Fred Ingham, Head of International Hedge Fund Investments della casa d’investimento, analizza nell’ultima edizione di ‘Prospettive settimanali del CIO’ se le “strategie decorrelate” abbiano effettivamente raggiunto il loro obiettivo durante la crisi da Covid-19.

LE STRATEGIE NON CORRELATE HANNO RETTO BENE


Secondo l’esperto di Neuberger Berman, complessivamente i gruppi di strategie non correlate hanno rispettato le attese e in linea generale hanno retto bene durante il primo trimestre dell'anno, con portafogli che hanno mantenuto un rendimento positivo durante i ribassi di marzo, ma anche nel rimbalzo successivo. I rendimenti migliori sono stati generati dalle strategie ‘short-term trading’ e ‘relative value’, legate alla volatilità. Le ragioni del successo delle strategie ‘relative value’, volte ad acquistare e vendere opzioni su azioni, risiedono nella capacità di mantenere profili di rendimento "positivamente convessi", per trarre vantaggio da movimenti improvvisi ed ampi senza sbilanciarsi nella gestione del ‘rischio di coda’.

MONETIZZARE LE ANOMALIE DELLE OPZIONI


Nel primo trimestre, quando il panico generale e le vendite forzate di chi era ‘corto’ di volatilità hanno creato squilibri temporanei nei mercati delle opzioni, queste strategie hanno consentito di monetizzare queste anomalie, mentre chi si era coperto solo contro il rischio di coda potrebbe aver mantenuto la posizione lunga sulla volatilità fino al secondo trimestre, perdendo così gran parte dei guadagni durante la fase di rimbalzo dei mercati. Sono stati premiati i trader più veloci nel mercato delle opzioni in quello dei future su azioni, valute ed obbligazioni, che hanno saputo gestire abilmente i bruschi movimenti di febbraio, marzo e aprile.

QUANDO I MERCATI DIVENTANO MOLTO TECNICI


La strategia descritta dall’esperto di Neuberger Berman si basa su analisi rapide e sistematiche dei movimenti dei futures, spesso senza tenere in considerazione i fondamentali, cercando di identificare salite e discese a brevissimo termine, nonché situazioni in cui i mercati non si muovono più in maniera sincronizzata. Questo, spiega Ingham, spesso rappresenta la situazione perfetta, quando i mercati diventano molto "tecnici" e iniziano ondate di vendite e acquisti forzati a causa del panico: febbraio, marzo e aprile 2020 resteranno un esempio da manuale di questa situazione.

IL TRADING A BREVE NON BASTA


Ma costruire un portafoglio non correlato solo con il trading a breve e adottare strategie sulla volatilità non basta, perché quando la volatilità rientra, strategie come l'equity market neutral o statistical arbitrage possono avere maggiori possibilità di generare profili di rendimento costanti e non correlati. Inoltre, prosegue l’analisi di Neuberger Berman, ogni mercato ribassista ha caratteristiche differenti, quando ad esempio paura e crisi si intensificano piuttosto che ridursi, strategie trend following o global macro potrebbero potenzialmente aumentare i rendimenti rispetto allo short-term trading, proprio le strategie che si sono rivelate vincenti durante la più lunga crisi del 2008-2009.

DISPERSIONE TRA I VARI GESTORI


L’esperto di Neuberger Berman nota infine che il primo trimestre del 2020 ha visto una notevole dispersione tra diversi gestori anche all'interno delle varie strategie: non tutti quelli che hanno adottato strategie ‘relative value’ di volatilità hanno ottenuto ottimi risultati. Per questo costruire portafogli con strategie non correlate richiede una selezione accurata dei gestori, insieme alla capacità di comprendere il rischio attraverso più prismi e mantenere il controllo del capitale. La conclusione è che anche la prima metà del 2020 dei mercati ha offerto un forte supporto al concetto di strategie non correlate.
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