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Economia incerta

Pimco vede ripresa Usa lenta e disomogenea

Il rialzo oltre le attese dell’inflazione core a luglio, sostenuto dai prezzi di viaggi e tempo libero, non basta a dissipare le nubi di un’economia che resta fragile e ha bisogno dei sussidi per sostenere spese e consumi

di Virgilio Chelli 19 Agosto 2020 17:00

Il balzo dei prezzi di viaggi e tempo libero ha determinato luglio il maggiore aumento dell'inflazione core in USA, vale a dire il dato che esclude alimentari e energia, dal gennaio 1991, con l'indice dei prezzi al consumo salito dello 0,6% su giugno e dell'1,57% sull’anno, in forte aumento rispetto all'1,19% del mese precedente, nonostante le aspettative di un ulteriore calo dovuto all’impatto del Covid-19. Un aumento apparentemente incoraggiante, che punta a un'inflazione intorno all'1,5% a fine del 2020, ma Pimco si attende che ulteriori aumenti dei prezzi saranno più lenti e disomogenei tra i vari settori, prevedendo che l'inflazione rimanga ben sotto l'obiettivo fissato dalla Fed al 2% anche dopo il 2021, data l'elevata disoccupazione e i venti contrari di lunga durata derivanti dalla crisi, che continua a frenare i prezzi dei servizi al settore abitativo.

PREZZI DEPRESSI NEL SETTORE ABITATIVO


L’argomento è sviluppato in un blog di Pimco dal titolo "Una ripresa lenta e disomogenea resta probabile nonostante il rimbalzo dei prezzi USA a luglio”, firmato da Tiffany Wilding, North American Economist, che pur definendo ‘incoraggiante’ il recupero dell’inflazione, sostenuto anche da un rimbalzo dei prezzi dei beni di consumo, prevede che ulteriori miglioramenti avranno bisogno di tempo per concretizzarsi, e saranno comunque disomogenei settore per settore. Secondo l’esperta di Pimco, una disoccupazione ancora elevata, insieme ad altri fattori avversi, come i prezzi dei servizi al settore abitativo, che sono parte dell’indice delle spese personali su cui la Fed si basa per valutare il raggiungimento dell’obiettivo del 2%.

SPESE DEPRESSE RISPETTO A UN ANNO FA


La Wilding sottolinea che l’inflazione di luglio è stata sostenuta da un rimbalzo maggiore delle attese nelle categorie viaggi e tempo libero, citando aumenti sul mese del 5,4% delle tariffe aeree, dell’1,2 % degli hotel e del 4% per il noleggio auto – le stesse categorie che ad aprile e maggio avevano segnato le cadute più forti – ma osserva che comunque i viaggi continuano a recuperare in modo lento se si tiene conto dei livelli estremamente bassi di partenza. Anche gli indicatori sulla spesa per consumi, aggiunge l’esperta di Pimco, continuano a segnalare spese per trasporti e tempo libero in calo del 48% e del 51% sull’anno, rispettivamente, con anche la spesa per hotel sotto del 13% sempre sull’anno e quella per trasporto aereo del 24%.

OCCHIO AL RINNOVO DEI SUSSIDI


Ora si attendono i dati di agosto con un occhio alle discussioni politiche in corso sul rinnovo o meno del sussidio di $600 a settimana per i lavoratori lasciati disoccupati dalla crisi, un fattore importante per determinare il futuro andamento dei prezzi nel settore dei servizi immobiliari, a cominciare dagli affitti, soprattutto per le abitazioni occupate da residenti a basso reddito, per i quali la casa rappresenta il 30% delle uscite mensili. La perdita dei sussidi federali potrebbe mettere a rischio lo stesso pagamento regolare dei canoni di affitto. Anche se l’esperta di PIMCO prevede che alla fine il Congresso raggiunga un accordo per stimoli aumentati, gli effetti di una pausa di quelli attuali evidenziano la fragilità dell’economia nel momento in cui viene a mancare il supporto.
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