coronavirus
Vendere la Gioconda per 50 miliardi, la proposta anti-crisi in Francia
La folle idea francese per far fronte all’emergenza economica scatenata dal coronavirus. Ma non tutti in Francia vorrebbero liberarsi della Monna Lisa di Leonardo
di Fabrizio Arnhold 13 Maggio 2020 17:14
Tempi di crisi per il coronavirus. E la Francia potrebbe mettere in vendita la Gioconda. L’idea è di Stéphane Distinguin, fondatore della società Fabernovel, specializzata nell’innovazione digitale, che ha spiegato la sua proposta in un’intervista al Corriere della Sera. Prezzo? 50 miliardi di euro.
Il celebre dipinto di Leonardo, però, non sarà certo alla portata di tutti. “Cediamola per almeno 50 miliardi di euro a qualche principe arabo, o facciamone la garanzia di una nuova moneta virtuale, o mandiamola in tournèe nelle Puglie per far ripartire il turismo”, è la proposta di Dinstinguin. “Vendiamo il gioiello di famiglia, per finanziare il rilancio di un mondo della cultura che altrimenti rischia di non sopravvivere al coronavirus”.
Per arrivare a formulare il prezzo di 50 miliardi di euro, bisogna fare qualche paragone. “Teniamo conto - aggiunge Distinguin - che l’Uomo vitruviano, fatto arrivare a Parigi per i 500 anni è stato assicurato per un miliardo. Possiamo stimare che la Gioconda frutti al Louvre e indirettamente all’economia francese (tra merchandising, alberghi e biglietti aerei) grosso modo tre miliardi di euro l’anno. Cinquanta miliardi mi pare ragionevole, perché l’operazione abbia un senso bisogna chiedere una cifra enorme”.
Per adesso pare più che altro una provocazione. Una folle idea che, però, non trova tutti d’accordo. Le reazioni alla proposta? “Dai nostalgici della monarchia che inorridiscono, ai conservatori che scuotono la testa perché il patrimonio coincide con l’identità di un popolo, ai più progressisti che comprendono la mia voglia di guardare avanti”, conclude il signor Distinguin.
PREZZO RECORD
Il celebre dipinto di Leonardo, però, non sarà certo alla portata di tutti. “Cediamola per almeno 50 miliardi di euro a qualche principe arabo, o facciamone la garanzia di una nuova moneta virtuale, o mandiamola in tournèe nelle Puglie per far ripartire il turismo”, è la proposta di Dinstinguin. “Vendiamo il gioiello di famiglia, per finanziare il rilancio di un mondo della cultura che altrimenti rischia di non sopravvivere al coronavirus”.
UNA SPINTA PER L’ECONOMIA FRANCESE
Per arrivare a formulare il prezzo di 50 miliardi di euro, bisogna fare qualche paragone. “Teniamo conto - aggiunge Distinguin - che l’Uomo vitruviano, fatto arrivare a Parigi per i 500 anni è stato assicurato per un miliardo. Possiamo stimare che la Gioconda frutti al Louvre e indirettamente all’economia francese (tra merchandising, alberghi e biglietti aerei) grosso modo tre miliardi di euro l’anno. Cinquanta miliardi mi pare ragionevole, perché l’operazione abbia un senso bisogna chiedere una cifra enorme”.
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LE REAZIONI ALLA PROPOSTA
Per adesso pare più che altro una provocazione. Una folle idea che, però, non trova tutti d’accordo. Le reazioni alla proposta? “Dai nostalgici della monarchia che inorridiscono, ai conservatori che scuotono la testa perché il patrimonio coincide con l’identità di un popolo, ai più progressisti che comprendono la mia voglia di guardare avanti”, conclude il signor Distinguin.
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