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Nuovo scandalo privacy, Avast chiude la controllata Jumpshot

La sussidiaria della società ceca di sviluppo antivirus accusata di aver diffuso dati sensibili degli utenti a società terze. Tra questi la cronologia dei siti visitati e gli acquisti online

di Chiara Merico 31 Gennaio 2020 11:16
financialounge -  Avast Jumpshot scandalo privacy

Dopo quello che ha coinvolto Amazon con la controllata Ring, un nuovo scandalo legato alla privacy scuote il mondo del tech. Questa volta a essere interessata è Avast, società ceca di sviluppo di antivirus, che è finita sotto accusa per una vicenda analoga.

L’INCHIESTA


La controllata Jumpshot, secondo quanto ha rivelato un’inchiesta di PcMag e Motherboard, avrebbe infatti ceduto (dietro compenso) a terzi dati personali e sensibili riguardanti gli utenti e la loro attività online: tra questi la cronologia dei siti visitati, gli acquisti effettuati online, persino i singoli clic.

PACCHETTI DI DATI


Secondo quanto emerso, l’antivirus raccoglieva i dati, che poi Jumpshot “confezionava” all’interno di appositi pacchetti, che venivano poi ceduti a società terze che li utilizzavano per attività di profilazione, marketing e advertising. Secondo l’inchiesta, tra le aziende potenzialmente interessate all’acquisto ci sarebbero nomi come Google, Yelp, Microsoft, McKinsey, Pepsi, Sephora, Home Depot, Condé Nast, Expedia, TripAdvisor, IBM, vidIQ, TurboTax, L’Oreal e Intuit.

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NO COMMENT DALLE AZIENDE


In pochi hanno risposto alla richiesta di chiarimenti: Microsoft e Google non hanno voluto commentare, IBM ha negato di essere stata cliente di Jumpshot e Home Depot ha fatto semplicemente sapere di utilizzare “di tanto in tanto informazioni provenienti da provider di terze parti”, sempre “richiedendo ai fornitori di possedere il diritto alla loro condivisione”.

435 MILIONI DI UTENTI


Dei pacchetti facevano parte informazioni come le ricerche effettuate, le coordinate Gps delle località cercate su Maps, le visite alle pagine aziendali su LinkedIn e persino gli accessi ai siti porno. Il tutto su una platea potenziale di oltre 435 milioni di persone: tanti sono gli utenti di Avast attivi a livello globale.

CHIUSURA, SCELTA OBBLIGATA


Lo scandalo ha portato Avast ad annunciare la chiusura di Jumpshot, come ha precisato il ceo della società, Ondrej Vlcek, la vicenda non comporterà variazioni significative nella funzionalità delle soluzioni antivirus. Il manager ha aggiunto che verranno prese misure per accompagnare all’uscita nella maniera meno dolorosa possibile i dipendenti di Jumpshot. Una scelta obbligata, quella della chiusura, se si considerano le possibili ripercussioni dello scandalo su una società come Avast, che ha costruito tutta la sua reputazione sulla protezione delle informazioni e sulla sicurezza degli utenti.
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