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L’oro prosegue il rally ma rimane importante per diversificare

Per Blümke (ETHENEA) le quotazioni dell’oro viaggiano verso i 1.600 dollari per oncia, ma si possono considerare anche altri beni rifugio: Treasury, dollaro, franco svizzero e yen

di Redazione 30 Agosto 2019 10:51

Se un investitore avesse investito a inizio anno diecimila euro in un Etf specializzato sull’oro, ora sarebbero diventati 12.381 euro, con un guadagno del 23,8%. Si tratta di una delle migliori performance che un investitore in euro avrebbe potuto realizzare quest’anno, che va ad aggiungersi al guadagno del 2,4% che avrebbe potuto realizzare nel 2018, anno in cui quasi tutte le principali asset class finanziarie tradizionali hanno offerto rendimenti negativi agli investitori.

SPAZIO PER QUOTAZIONI A 1.600 DOLLARI L’ONCIA


Le quotazioni dell’oro nel frattempo hanno toccato 1.553 dollari il grammo e sono in molti a domandarsi se questo rappresenti già un livello di picco o se vi siano ulteriori margini di crescita. “È vero che le quotazioni attuali costituiscono i massimi degli ultimi sei anni, ma riteniamo che il prezzo dell'oro si stabilizzerà e, anzi, che abbia ancora margini di aumento nel medio termine”, fa sapere Michael Blümke, portfolio manager di ETHENEA. Secondo l’esperto, il prossimo obiettivo alla portata dei prezzi del metallo prezioso è a 1.600 dollari, senza escludere ulteriori strappi all’insù nel medio termine.

LE CONDIZIONI CHE HANNO FAVORITO IL RALLY


Ma cosa ha fatto decollare il prezzo dell’oro, che fino a pochi mesi fa sembrava stazionario? Si sono venute a creare condizioni indispensabili che non sempre determinano un’ascesa dei prezzi ma che stavolta hanno innescato un sostanzioso rally: dai bassi rendimenti reali (cioè al netto dell’inflazione) alla stabilizzazione del dollaro Usa, dagli acquisti più corposi da parte delle banche centrali ai flussi di investimento verso i porti sicuri di cui l’oro è uno dei principali target.

Recessione in arrivo? A deciderlo saranno le banche centrali  


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AUMENTO DELL’ESPOSIZIONE ALL’ORO DA ZERO AL 5%


Una volta messo in moto il meccanismo di rialzo dei prezzi anche altri investitori, che erano scarichi o avevano azzerato l’esposizione all’oro, hanno ripreso in considerazione l'investimento nel metallo giallo. Lo stesso Blümke ammette di aver incrementato da inizio anno l’esposizione del fondo bilanciato Ethna-AKTIV all’oro dallo 0% al 5%, dopo aver rivisto al rialzo le prospettive del prezzo del metallo giallo.

ALTRI BENI RIFUGIO: TREASURY, DOLLARO, FRANCO SVIZZERO E YEN


“A proposito di beni rifugio: è senz’altro vero che l'oro viene considerato come tale ma ce ne sono anche altri che possono essere presi in considerazione”, puntualizza Blümke. Il riferimento è ai titoli del Tesoro (Treasury) Usa e al dollaro. “Nel caso in cui si verificasse un'ulteriore escalation nella guerra commerciale o valutaria, noi prevediamo per entrambe queste asset class statunitensi una performance positiva. Ma siamo convinti che, in questo scenario, dollaro americano, Treasury e oro tenderebbero a salire in parallelo. Inoltre, sempre in tema di beni rifugio, consideriamo tali anche il franco svizzero e lo yen giapponese”, sottolinea Blümke.

COSTI ANNUI


Tornando all’oro come bene rifugio, c’è da ricordare il piccolo costo annuo da sostenere. Se si investe nel metallo prezioso tramite gli Etf – come per esempio l’Spdr Gold, il più grande Etf sull'oro – si sostengono spese annue correnti pari allo 0,40%. “In pratica il possesso dell'oro comporterebbe -40 punti base (-0,40%, cioè le spese correnti) mentre il possesso dei Bund a 10 anni sarebbe pari a -68 punti base (-0,68%, il rendimento negativo corrente del governativo di Berlino): ne risulterebbe che, a fronte di un dollaro stabile, l'oro sarebbe relativamente attraente” spiega Blümke.

GLI OSTACOLI ALL’ULTERIORE RIALZO DELL’ORO


Cosa potrebbe far deragliare queste previsioni positive sulla traiettoria dei prezzi dell’oro? “È necessario che i rendimenti dei Treasury continuino a diminuire, che non si verifichi un aumento dei rendimenti reali, che vi siano ulteriori afflussi negli Etf sull'oro e che il dollaro rimanga stabile”, puntualizza Blümke ,secondo il quale in tutti i casi l’oro conserva la sua funzione di diversificazione.
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