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Brexit

Possibile recessione entro il 2021, come costruire un portafoglio difensivo

Secondo Paul Jackson (Invesco) siamo in una fase di passaggio che entro massimo il 2021 culminerà in una recessione: ecco la ricetta per non farsi trovare impreparati

di Antonio Cardarelli 11 Luglio 2019 15:59

Non è un momento facile per compiere scelte di portafoglio decise, anche se l’intenzione è quella di difendersi in vista di una possibile recessione. Paul Jackson, Global Head of Asset Allocation Research di Invesco, lo evidenzia già nel titolo della sua relazione trimestrale: “Between a rock and a hard place”, tra l’incudine e il martello, come cantavano anche i Rolling Stones nel 1989.

VERSO LA RECESSIONE


Profitti globali e investimenti continuano a crescere, ma secondo Jackson la direzione del ciclo va verso una recessione che potrebbe arrivare tra la fine del 2020 e l’inizio del 2021. Non imminente, quindi, ma per gli investitori è già ora di cominciare a posizionarsi su questo nuovo scenario. Tuttavia, costruire un portafoglio difensivo non è semplice visti i bassi rendimenti delle obbligazioni – titoli difensivi per eccellenza – e l’azione delle banche centrali. Queste ultime, infatti, sembrano intenzionate a intervenire per contrastare il rallentamento globale e ciò potrebbe portare a un spostamento dell’arrivo della fase recessiva.

FASE DI PASSAGGIO


La conclusione di Jackson è che ci troviamo in una fase di passaggio, durante la quale l’esperto di Invesco è intenzionato a prendere alcuni accorgimenti basati sulla prudenza. Dunque la scelta ricade su un aumento dell’esposizione sulle obbligazioni investment grade Usa (titoli di alta qualità) e sui bond governativi dell’Eurozona. In quest’ultimo caso, però, l’esposizione rimane ancora in sottopeso rispetto al modello iniziale.

SOTTOPESO SUL REGNO UNITO


Causa Brexit, Jackson ha intenzione di ridurre l’esposizione alle azioni del Regno Unito – già in sottopeso – e sul real estate (immobiliare) sempre del Regno Unito e degli Usa. Una decisione, questa sul real estate, non banale per Invesco che – pur rimanendo in sovrappeso rispetto al modello di portafoglio – decide per una riduzione per la prima volta dal 2015.

Il mercato immobiliare è un importante fattore di diversificazione


Il mercato immobiliare è un importante fattore di diversificazione






BENE L’AZIONARIO DEL GIAPPONE


Dove trovare, quindi, rendimento nei prossimi 5 anni? Le aspettative di migliori ritorni, secondo Jackson, sono nelle azioni del Giappone (stima +14%), real estate dei Mercati emergenti (+9%), obbligazioni high yield Usa (+4%), dollaro americano (+2%). Nel medio termine, invece, l’attenzione di Invesco è orientata sullo yen giapponese, valuta rifugio in caso di economia debole.

TROPPO PRESTO PER L’ORO


Un altro investimento “rifugio”, l’oro, merita un capitolo a parte. Secondo Jackson, infatti, l’oro dà il meglio in periodo di recessione, ma in questa fase di passaggio è ancora troppo costoso, così come sono troppo alte le valutazioni di altre commodities.

BTP, SOLO UNA FIAMMATA


Capitolo a parte anche per i governativi italiani, che secondo Jackson nella seconda parte del 2019 non replicheranno il rally dei primi sei mesi. “Prima o poi si assesteranno – ha spiegato l’esperto di Invesco – e lo spread con i bund tedeschi tornerà ad ampliarsi”.
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