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BTP

Niente procedura d’infrazione: Borsa e spread festeggiano

La correzione varata dal governo italiano ha convinto la Commissione europea, e lo spread ha subito reagito positivamente, calando intorno ai 200 punti percentuali e sostenendo i titoli del comparto bancario

di Chiara Merico 5 Luglio 2019 11:39

Scampato pericolo: l’Italia evita la procedura di infrazione, e la Borsa e lo spread festeggiano, facendo tirare un sospiro di sollievo agli investitori. Come ha spiegato il ministro dell’Economia Giovanni Tria, la correzione operata dal governo è stata "molto forte" e anche per il prossimo anno bisognerà mettere in conto di fare un, seppur "minimo", nuovo aggiustamento.

UN INTERVENTO “EFFICACE”


Non si è trattato, ha precisato Tria, di una manovra correttiva "nel senso tradizionale del termine”: la correzione è stata in qualche modo “spontanea”, una revisione "del bilancio" frutto del buon andamento della finanza pubblica, dovuto in gran parte, secondo il ministro, alla politica "prudente" del governo. Un intervento giudicato comunque "efficace" dai commissari europei Valdis Dombrovskis e Pierre Moscovici, che però hanno avvisato: la Commissione Ue "monitorerà da vicino l’esecuzione del bilancio 2019" e valuterà anche "il rispetto della bozza di legge di bilancio 2020 con il Patto di Stabilità".

I VANTAGGI DEL CALO DELLO SPREAD


Qui si gioca la prossima partita del governo: anche se i conti sono migliori del previsto, servono comunque almeno 29 miliardi per evitare l’aumento dell’Iva e finanziare la flat tax. In ogni caso, per Tria l’intervento anti procedura ha “messo in sicurezza” l’Italia sui mercati. Una riduzione dello spread intorno ai 220 punti porterebbe, secondo i primi calcoli, risparmi sopra i 2 miliardi per le casse dello Stato, oltre ad avere "effetti positivi sulle imprese", ha osservato Tria.

DIFFERENZIALE IN PICCHIATA


E lo spread si è ridotto molto oltre questa soglia, premiando soprattutto le banche: ieri il differenziale di rendimento tra i Btp decennali italiani e i Bund tedeschi pari scadenza ha chiuso a 207 punti, con benefici per i titoli del comparto bancario, che hanno trainato il Ftse Mib opra la soglia dei 22mila punti (+0,98% a 22.120,70). Tuttavia, come spiega Il Sole 24 Ore, i bassi rendimenti erodono anche i margini di interesse, una voce importante per i ricavi delle banche. Che infatti stanno puntando sulla diversificazione del business, in particolare tramite i servizi di bancassurance e il risparmio gestito.

NOTIZIE POSITIVE DAL REDDITO FISSO


Bene anche l’obbligazionario, con i titoli di Stato decennali che hanno aperto la seduta di oggi in positivo. A pochi minuti dall’avvio, il tasso del Btp decennale italiano ha aperto a 1,645%, dall’1,67% della precedente chiusura, e lo spread ha aperto a 204 punti base, dopo la chiusura di ieri a 207.

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EFFETTO LAGARDE


A sostenere l’obbligazionario di tutta l’area euro è la scelta di Christine Lagarde alla guida della Bce: l’economista francese non dovrebbe, secondo gli osservatori, discostarsi di molto dall’approccio “dovish” di Mario Draghi. I Btp beneficiano anche della convinzione del mercato che un’eventuale ripresa del programma di stimoli da parte della Bce potrebbe favorire il debito italiano.
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