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Idee di investimento - Obbligazioni - 15 aprile 2019

Mentre il quadro macro si predispone in modo favorevole al risk on, per saziare la voglia di reddito delle famiglie italiane si possono sfruttare le obbligazioni societarie europee e, con cautela, i Treasury Usa

di Redazione 15 Aprile 2019 09:40

ORIZZONTE TEMPORALE E PIANIFICAZIONE


In una ricerca recentemente pubblicata da Invesco sui reali desideri degli investitori si legge che i risparmiatori sono alla ricerca del reddito. Percepire la ricerca di reddito come obiettivo estremamente importante può aiutare chi investe a concentrarsi sull’orizzonte temporale e sulla pianificazione. La ricerca di Invesco, dettagliata nell’articolo La teoria e la pratica del reddito aggiuntivo, evidenzia come l’orizzonte temporale in Italia sia molto più breve che negli altri Paesi europei: poco meno di 5 anni, rispetto a una media di quasi 7 e agli oltre 10 dell’Olanda. Luca Tobagi, investment strategist di Invesco, osserva anche che l’attenzione alla generazione di reddito può spingere a porsi domande che aiutino a chiarire i reali obiettivi, quantificare meglio le risorse necessarie a raggiungerli e pianificare accuratamente le strategie necessarie. Domande chiare del tipo: quanto mi serve oggi? Quanto desidero ricevere come reddito dai miei investimenti e perché? Quanto capitale desidero avere a disposizione in futuro e per quali scopi? E quando? Per chi gestisce i portafogli, la questione dell’orizzonte temporale è una delle prime da affrontare in un processo di investimento disciplinato, mentre per i risparmiatori, cercare la risposta a queste domande, specialmente con un ausilio professionale, più che utile è necessario.

QUADRO MACRO IN EVOLUZIONE


Intanto il nuovo quadro macroeconomico più incline alla crescita ha frenato la corsa dei governativi core e dei bond societari di più alto rating, ma non quella di azioni e high yield. “Il quadro macroeconomico così tratteggiato, ha modificato la connotazione dei mercati: da un profilo prudente e preoccupato per il rallentamento dell’economia con vista sulla recessione (per tutto il primo trimestre) ad uno più pro-ciclico, sulla scia di migliori prospettive circa una prossima ripresa”, spiegano nell’articolo I mercati verso una connotazione più pro-ciclica gli esperti di Euromobiliare Sgr.  In quest’ottica, i tassi di interesse dei governativi ‘core’ e dei bond corporate investment grade sono lievemente saliti (e i prezzi, che si muovono in direzione opposta ai tassi, leggermente scesi) mentre il trend rialzista delle attività più rischiose, dall’azionario alle obbligazioni high yield, è proseguito.

TASSI BASSISSIMI PIU’ A LUNGO DELLE PREVISIONI


In ogni caso la Bce si è sforzata di mostrare di avere ancora margini di manovra, anche al di là del Quantitative easing che può sempre ripartire, e che la politica monetaria non ha raggiunto i suoi limiti. Al contempo, opera in un contesto condizionato da una Fed “dietro la curva”, un nuovo posizionamento che gli investitori interpretano come una pausa duratura nel rialzo dei tassi. A questo punto Franck Dixmier, global head of fixed income di Allianz Global Investors, nell’articolo Bce, Draghi potrebbe allontanare ancora la normalizzazione si interroga sul timing e sul contenuto della nuova guidance della Bce. Se insiste sul margine di manovra, solleva anche nuovi dubbi sulle prospettive di crescita e inflazione dell’Eurozona, e potrebbe ulteriormente alimentare l’incertezza che pesa ancora sui mercati. Nel recente passato i tassi a breve dell’Eurozona non erano mai stati così ben ancorati, osserva l’esperto di AllianzGI, e questo apre la strada a tassi più bassi lungo tutta la curva, più a lungo di quanto prevedessero gli investitori.

T-BOND SEMPRE IMPORTANTI PER LA DIVERSIFICAZIONE


Negli Stati Uniti, invece, il movimento al ribasso dei rendimenti dei T-Bond sembra essere stato esacerbato da fattori tecnici, tra i quali, come spiega Richard Turnill, global chief investment strategist di BlackRock nell’articolo BlackRock cauta sulla tenuta del rally dei treasury Usa, operazioni di hedging sui mutui immobiliari americani, notando che questo tipo di acquisti raramente ha effetti di lunga durata sul mercato. Per questo BlackRock invita a essere pazienti, proprio come la Fed, e ad evitare di aumentare ancora l’esposizione sui Treasury aspettando che i rendimenti sulla scadenza a 5 anni tornino nel range del 2,4-2,6% visto a inizio 2019. Detto questo, i titoli del Tesoro americano mantengono tutta la loro attrattiva come fattore per la diversificazione di portafoglio, per la tradizionale correlazione inversa con l’azionario americano, che dovrebbe perdurare in un’economia a fine ciclo. In generale, nel reddito fisso BlackRock continua a guardare soprattutto al rendimento, che può aggiungere una componente di ritorno al portafoglio nei prossimi trimestri, con una preferenza per le scadenze più brevi e ai bond con caratteristiche di protezione dall’inflazione.

OBBLIGAZIONI SOCIETARIE PROMOSSE


Alcune idee di investimento in ambito obbligazionario le suggerisce l’articolo Multi asset, via libera ad azioni e credito corporate, all’interno del quale Maya Bhandari, gestore multi asset di Columbia Threadneedle Investments, ribadisce la mission della strategia Global Multi Asset Income: generare livelli di reddito interessanti con una volatilità controllata. Nel pieno rispetto di questi obiettivi, negli ultimi mesi l’esperta rivela le tre più importanti modifiche apportate al portafoglio, la prima delle quali ha riguardato l’adozione di un approccio più attivo nella gestione delle call coperte, la seconda un incremento delle azioni asiatiche e la terza un upgrade del credito. Bhandari ha provveduto a promuovere il giudizio sulle obbligazioni societarie portandolo in linea con le azioni. In particolare, è stata incrementata del 3% l’esposizione all’high yield europeo: un’operazione finanziata tramite l’alleggerimento delle azioni, mossa che ha permesso anche di incrementare il peso nei bond emergenti in valuta forte a breve scadenza in modo da ottimizzare ulteriormente il profilo di rischio del portafoglio multi asset.

MIGLIORAMENTO DELLE VALUTAZIONI DEI BOND SOCIETARI EUROPEI


Restando all’interno del credito europeo, emergono opportunità anche nelle emissioni investment grade, in particolare nell’ambito della fascia di rating BBB. “Alla base del miglioramento delle valutazioni del credito investment grade (IG) europeo figurano diverse concause tra le quali il rallentamento dell’attività economica, il cambio di regime delle politiche monetarie, e l’orientamento più incline agli azionisti da parte delle aziende: quest’ultima tendenza ha determinato, in parte, l’aumento degli emittenti con rating BBB all’interno del benchmark”, riferiscono nell’articolo Obbligazioni societarie, più ottimisti sui titoli investment grade europei David Oliphant, direttore esecutivo reddito fisso e Jonathan Pitkanen, responsabile ricerca investment grade reddito fisso di Columbia Threadneedle Investments. I quali, sebbene il credito sia giunto a una fase avanzata, si dichiarano ora più ottimisti sul mercato in funzione del fatto che il miglioramento delle valutazioni rispecchia quasi esclusivamente i timori riguardo alla maggiore presenza delle obbligazioni europee con rating BBB.
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