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Federal Reserve

Titoli di Stato USA, il porto sicuro in caso di escalation della guerra commerciale

Nel caso di una escalation della guerra commerciale, lo yuan cinese potrebbe svalutarsi come nel 1993 e nemmeno la stretta della Fed potrebbe fermare la corsa ai titoli di stato USA.

24 Luglio 2018 11:17

Pensate che il rendimento del 2,95% dei Treasury (Titoli di Stato) USA decennali sia eccessivamente basso in funzione del ciclo economico americano? Sappiate allora che alcuni analisti ritengono possibile che possa precipitare anche sotto l’uno per cento. Scopriamo insieme il loro ragionamento. Il punto di partenza, come sempre, è chiarire che si tratta di una previsione e come tale potrebbe essere smentita dai fatti, anche in modo clamoroso.

LO SHORT DEL SECOLO


Pensate al cosiddetto ‘short del secolo' (ovvero alla posizione ribassista che capita soltanto una volta ogni 100 anni), così come era stata battezzata l’idea di investimento individuata da Bill Gross. Tre anni fa, il famoso gestore di fondi obbligazionari riteneva che il bund tedesco a 10 anni era talmente sopravvalutato (anche per effetto del QE della BCE) che accumulare posizioni short (ribassiste) sarebbe stato un facile e lucroso affare. Ebbene allora il rendimento del titolo governativo di Berlino 10 anni offriva un rendimento negativo del -0,19% mentre oggi esprime un rendimento positivo dello 0,41%. A conti fatti un guadagno, per chi ha seguito la raccomandazione dei Bill Gross ribassista sui titoli di stato tedeschi, di circa cinque punti percentuali che, in tre anni, non sono male (visti anche gli andamenti dei mercati obbligazionari) ma nemmeno lontanamente paragonabile all’affare del secolo.

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LO TSUNAMI DEL QT DELLA FED


Ebbene diversi investitori ora ritengono che i titoli del Tesoro statunitense si trovino in una situazione similare allo ‘short del secolo’. In pratica, reputano che l'unico modo per ottenere rendimenti a lungo termine sia quello di posizionarsi short sui Treasury a 10 anni e questo per la semplice ragione che sta per abbattersi sul mercato lo tsunami del Quantitative Tightening (QT) proveniente dalla Federal Reserve. In pratica, la banca centrale americana ha avviato il processo di alleggerimento del bilancio che la porterà a disinvestire titoli (che ha precedentemente acquistato sul mercato negli anni tramite il QE) per un controvalore di 600 miliardi di dollari l’anno: questa marea di titoli dovrà trovare altri compratori e di conseguenza l’offerta aumenterà e, a parità di domanda, i prezzi dei titoli del Tesoro USA scenderanno (mentre i rendimenti, che si muovono in direzione opposta ai prezzi, saliranno).

LA PRESSIONE DELLE TENSIONI COMMERCIALI


Peccato che le tensioni commerciali tra USA e Cina abbiano scompaginato il quadro di riferimento. È vero che non siamo ancora entrati in una vera guerra commerciale tra le due superpotenze ma molti indizi inducono a pensare che possa materializzarsi. Per esempio, il motivo per cui la curva dei rendimenti (la linea che unisce i rendimenti dei titoli di stato USA dal breve al lungo termine, ndr) si stia appiattendo al momento è che mentre i tassi a breve termine stanno aumentando sulla scia dell’aumento dei tassi della Fed, i tassi di interesse a lungo termine non si muovono al rialzo nonostante lo tsunami del QT: gli investitori stanno infatti privilegiando gli effetti deflazionistici di una vera e propria guerra commerciale.

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MANOVRE SULLO YUAN


Come si è potuto constatare nelle ultime settimane, le autorità di Pechino hanno cominciato a manovrare il cambio dello yuan su dollaro al ribasso (sebbene in modo molto più soft rispetto all’estate del 2015) rivelando una delle armi più efficaci in loro possesso per contrastare le tariffe imposte dall’amministrazione Trump.

TREASURY USA VERSO L’1%


Ora nessuno è in grado di sapere se un'ulteriore svalutazione dello yuan sarà in grado di annullare completamente l'impatto dei dazi americani che entreranno in vigore a luglio e ad agosto, ma è praticamente certo che una svalutazione importante della divisa di Pechino simile a quella avvenuta nel 1993 sarà un evento deflazionistico per l'economia globale. Un evento talmente forte che nemmeno la stretta quantitativa della Fed sarà in grado di fermare il declino del rendimento del Tesoro decennale. Alla luce di questo scenario, nel caso in cui ci fosse una vera e propria guerra commerciale con in parallelo una profonda svalutazione dello yuan, il rendimento del Treasury a 10 anni potrebbe scivolare all'1% o anche sotto per effetto degli ingenti acquisti da parte degli investitori dei titoli ritenuti l’unico porto sicuro al mondo.

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