Andrew Balls

Investimenti, cercare di essere preparati e flessibili

In un contesto di crescente volatilità e valutazioni strette PIMCO suggerisce un approccio cauto negli investimenti ma anche pronto a cogliere le opportunità.

29 Marzo 2018 09:59

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O l’attuale trend ascendente della ripresa è dettato da condizioni finanziarie accomodanti, dall’espansione fiscale negli Stati Uniti e dal supporto di molti mercati emergenti in buona salute, oppure si tratta delle prime fasi di un ritorno della produttività dal lato dell'offerta che porta a un trend di crescita più elevato. Sono questi, in estrema sintesi, i due scenari possibili delineati da Joachim Fels, Consulente economico globale, e Andrew Balls, CIO Reddito fisso globale di PIMCO. In tutti i casi, sebbene PIMCO ritenga più probabile che l’attuale solida crescita economica sia più ciclica e più basata sulla domanda che sull’offerta, i due esperti suggeriscono un posizionamento complessivo cauto del portafoglio: la priorità dovrebbe essere data alla ricerca di carry (rendimento) da una ampia e diversificata gamma di fonti, senza tuttavia puntare direttamente sul rischio di corporate credit.

RICERCA DELL’ALPHA CON APPROCIO BOTTOM UP


“Continuiamo a porre l'enfasi sulla prudenza, preferendo ricercare alpha (extra rendimento, ndr) con posizioni di tipo bottom-up (selezione rigorosa di singoli titoli ed emittenti, ndr) piuttosto che posizioni di rischio macro top-down (cioè basate su ipotesi macro economiche) e mantenere la flessibilità per implementare nuove possibili posizioni di rischio quando le opportunità si presentano” specificano i due manager, convinti che l'inasprimento della banca centrale americana porterà a livelli più elevati di volatilità. Joachim Fels e Andrew Balls propendono per mantenere una duration (riduzione della scadenza media dei titoli in portafoglio e quindi della sensibilità alle variazioni dei tassi di interesse, ndr) moderatamente sottoponderata.

INCERTEZZA SULLE PROSPETTIVE DELL’INFLAZIONE


“Riteniamo che l'aumento dei tassi reali (al netto dell’inflazione) negli Stati Uniti abbia ampiamente scontato il forte aumento dell'offerta di titoli del Tesoro statunitense. Tuttavia resta il pericolo che aumenti l'incertezza nelle prospettive sull’inflazione e che i mercati reagiscano di conseguenza sebbene questo non sia il nostro scenario base: ma ciò giustifica la nostra sottoponderazione della duration attuata tramite un sottopeso nella parte lunga della curva dei tassi USA” precisano Joachim Fels e Andrew Balls.

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MODESTO SOVRAPPESO SUI TIPS


I due manager prevedono di mantenere un modesto sovrappeso nei TIPS (Treasury Inflation-Protected Securities, i titoli di stato USA legati all’inflazione), che permette una utile copertura in caso di sorprese inflazionistiche statunitensi al rialzo. Joachim Fels e Andrew Balls continuano inoltre a reputare il sottopeso nella duration del Giappone come un'opportunità asimmetrica, data la probabilità di un cambiamento nel regime di controllo della curva dei rendimenti nel tempo da parte della Bank of Japan e la copertura intrinseca di un inatteso aumento significativo dei rendimenti globali che, con un ritardo, si rifletterebbero sul Giappone. I due manager, infine, preferiscono non essere molto esposti nel debito pubblico periferico europeo alle attuali quotazioni, viste le prospettive congiunturali cicliche positive bilanciate da valutazione, rischio politico italiano e preoccupazioni secolari sulla sostenibilità della zona euro nella prossima recessione.

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OBBLIGAZIONI SOCIETARIE IN MODO SELETTIVO


“Tendiamo ad evitare in genere le obbligazioni societarie investment grade e quelle high yield generiche, puntando su selezionate emissioni a breve termine grazie anche all’analisi del nostro team globale di gestori di portafoglio crediti e analisti di ricerca” riferiscono Joachim Fels e Andrew Balls, secondo i quali, mentre i titoli obbligazionari garantiti da ipoteca (MBS) hanno prezzi ragionevoli, dovrebbe essere possibile intercettare opportunità nel debito locale e in valuta forte dei mercati emergenti. Una buona opzione, è la loro opinione, consiste nel costituire un paniere diversificato di valute emergenti per generare reddito.

NEUTRALI A WALL STREET


In generale i due manager assumono una prospettiva neutrale sulle azioni degli Stati Uniti, dato che attualmente il mercato incorpora quasi del tutto i benefici fiscali attesi, con una crescita degli utili per azione prevista intorno al 18%, con limitato spazio per ulteriori rialzi. Il Giappone al contrario si distingue positivamente con prospettive di crescita degli utili anche superiori a 20% quest'anno e valutazioni relativamente a buon mercato. “Abbiamo infine un modesto sovrappeso sulle materie prime nei nostri portafogli di asset allocation, in virtù sia delle loro prospettive di rendimento strutturale e sia dei loro potenziali benefici di diversificazione qualora l'economia globale acceleri, aumentando il trend di inflazione. Siamo più positivi su energia e metalli di base, che dovrebbero essere supportati da una dinamica di crescita globale” concludono Joachim Fels e Andrew Balls.

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