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Investimenti, impostazioni per il lungo termine e scelte tattiche di breve

Il portafoglio deve guardare ai temi di lungo periodo come quelli derivanti dall’aumento della popolazione mondiale e dell’invecchiamento delle persone sul pianeta.

23 Agosto 2017 10:44
financialounge -  diversificazione invecchiamento investimenti orizzonte temporale

Il futuro è difficile da prevedere. Soprattutto è complicato delineare gli impatti di alcuni trend di lungo periodo. Per esempio non si può ancora sapere se i robot si dimostreranno dei semplici complementari o, addirittura, dei veri e propri sostituti nelle attività lavorative svolte dall’uomo oppure se il protezionismo sostituirà il globalismo come predominante ideologica politica.

Tuttavia gli investitori hanno ancora la necessità di pianificare le scelte di portafoglio a lungo termine. Senza per questo trascurare le opportunità tattiche di breve periodo.

In quest’ottica, per esempio, un portafoglio ben diversificato per asset class e area valutaria rappresenta una soluzione adeguata ad affrontare i prossimi mesi. Una componente di investimenti alternativi (oro, materie prime, immobiliare e strategie alternative) può invece garantire un ‘cuscinetto’ in caso di turbolenze finanziarie improvvise piuttosto che nuove tensioni geopolitiche.

Tuttavia, il crescente senso di incertezza (dovuto anche a situazioni specifiche come la contrapposizione tra Nord Corea e Stati Uniti piuttosto che episodi di terrorismo internazionali) potrebbe condurre gli investitori a ricercare le aree di minima incertezza: occorre invece non esagerare nell’esporsi troppo ai cosiddetti beni rifugio (oro, franco svizzero, titoli di stato americani e tedeschi) e puntare sui temi di investimento a più lungo termine.

Per esempio, se è vero che non si può sapere quale sarà il governo in carica in un paese importante tra 20 anni possiamo invece conoscere, con un alto livello di certezza, che la sua popolazione, in media, sarà più vecchia: la crescita dell'occupazione potrebbe quindi risultare difficile. Infatti prevedere la crescita della popolazione è molto più facile. L'ONU prevede che la popolazione mondiale avrà superato i 9 miliardi di persone entro il 2040, contro i 7,5 miliardi di oggi.

Inoltre sebbene i flussi di investimento siano difficili da prevedere con precisione, l'aspettativa dell'ONU circa i notevoli flussi di investimento a favore delle più grandi città del mondo sembra ben fondato. Infatti se oggi circa il 55% della popolazione mondiale vive nelle aree urbane, nei prossimi 30 anni tale percentuale è destinata a salire al 65%.

Si prevede che le società esposte a queste tendenze possano avere maggiori potenziali di crescita rispetto alla media di mercato. I produttori di robotica aiutano a sviluppare le soluzione per i paesi afflitti da una popolazione in età lavorativa ridotta. Le aziende che sostengono l'efficienza energetica aiutano il mondo ad affrontare la crescita della popolazione. E le aziende di gestione dei rifiuti aiutano le città in crescita ad affrontare gli incrementi di rifiuti.

Si tratto solo di alcuni dei tanti esempi sui quali è possibile impostare scelte di investimento per il medio e lungo termine.
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