Brexit
Idee di investimento – Azioni – 06 giugno 2016
6 Giugno 2016 09:37

aliani hanno le idee piuttosto confuse nell’ambito degli investimenti finanziari. Una nuova ricerca sugli investitori privati effettuata da Natixis Global Asset Management, documentata nell’articolo “Poco rischio e voglia di alti rendimenti, le contraddizioni degli italiani”, ha infatti messo in evidenza tutte le contraddizioni degli investitori che hanno esagerate aspettative di rendimento ma poco appetito per il rischio. In Italia, in particolare, gli investitori dichiarano di aver bisogno di rendimenti medi del 9,9% all’anno, un aumento rispetto allo scorso anno quando il rendimento medio richiesto dagli italiani era del 9,1%. Questa elevata e irrealistica aspettativa di performance è peraltro in palese contrasto con l’atteggiamento degli investitori e la loro tradizionale avversione al rischio: il 77% degli italiani intervistati si dichiara prudente, l’82% se costretto a scegliere preferirebbe la sicurezza rispetto alla performance e per il 67% la protezione del capitale è più importante della crescita del patrimonio.
Ma i risparmiatori possono correre ai ripari, utilizzando presidi efficaci alla costruzione di portafogli durevoli. “Sono quattro i paletti della rete di protezione nel paradosso della sicurezza di rendimento in cambio della rinuncia alla sicurezza, tutto sommato nemmeno il peggiore dei tanti paradossi con cui facciamo i conti in questo mondo alla rovescia” sostiene Carlo Benetti, Head of Market Research and Business Innovation di GAM (Italia) SGR, nell’articolo “Risparmio, il salto culturale e i quattro robusti paletti a disposizione”. I primi due paletti sono rappresentati da un adeguato orizzonte temporale e dalla più ampia diversificazione di mercati, strumenti, gestori , mentre il terzo paletto è costituito dall’esperto di fiducia: scambiare le proprie opinioni con un consulente è motivo di conforto e si evitano i rischi di scelte avventate e, soprattutto, si assumono scelte coerenti con gli obiettivi del risparmio. Infine, ma non certo per importanza, nel ruolo di quarto paletto della rete messa a protezione del «nuovo risparmiatore» nel salto dalle obbligazioni governative alla diversificazione del portafoglio, emerge la chiara definizione delle finalità del risparmio. “La suddivisione per conti mentali risponde ad una elementare regola di efficienza: gli strumenti finanziari che garantiscono la liquidità in caso di sostituzione di un elettrodomestico sono diversi da quelli finalizzati, ad esempio, agli studi universitari di una figlia o di un figlio appena nati” conclude Carlo Benetti.
Per quanto riguarda le strategie tattiche, cioè quelle più legate al breve termine, il prossimo referendum del Regno Unito desta non poche preoccupazioni agli investitori. A tale proposito, gli esperti di Pioneer Investments, nell’articolo “Azioni, obbligazioni e multi asset: ecco le implicazioni di Brexit”, rivelano che nell’ambito dell’azionario europeo si aspettano che le oscillazioni della volatilità possano persistere in entrambe le direzioni in funzione delle indicazioni dell’evoluzione dei sondaggi. “In questo contesto, stiamo mantenendo una posizione prudente sul mercato concentrandoci sulla società con un modello superiore di business. Nel caso in cui la Gran Bretagna voti per restare nella UE, vediamo opportunità nelle small cap e nelle società nazionali che mostrano ora valutazioni interessanti. Diversificazione e stock picking (selezione rigorosa dei singoli titoli) possono aiutare a scoprire le opportunità per generare alpha (extra rendimento) nel Regno Unito e nel resto dell’Europa” sostengono gli specialisti di Pioneer Investments che poi concludono con la view da una prospettiva multi-asset: “Il rischio di una uscita del Regno Unito dalla Ue è in cima alle nostre preoccupazioni geopolitiche e crediamo che possa innescare la volatilità sulle attività di rischio europee nel breve termine, al punto che è consigliabile tenere un atteggiamento prudente tattico. Una preferenza per il franco svizzero contro sterlina sembra una copertura naturale a questa possibilità”.
Restando in Europa c’è un altro appuntamento elettorale che potrebbe rivelarsi non meno insidioso del referendum Brexit, soprattutto se l’esito delle consultazioni britanniche favorisse l’uscita della UE: le elezioni politiche in Spagna del 26 giugno. “Il nostro obiettivo in questo mese consiste nel ridurre il rischio nel nostro portafoglio di titoli europei. All’orizzonte si prospettano numerosi eventi di rischio e la nostra posizione generale sulle azioni globali continua ad essere negativa” fanno sapere nell’articolo “Azionario Europa, in vista delle elezioni meglio alleggerire Madrid”, Michael O’Sullivan, CIO-IWM di Credit Suisse, e Marc Häfliger, Investment Strategy CIO IWM di Credit Suisse. Innanzitutto i due manager stanno rivedendo il giudizio sui titoli spagnoli da outperform (performance attesa superiore alla media di mercato) a neutrale. “In vista delle elezioni parlamentari del 26 giugno in Spagna, esprimiamo ora un giudizio neutrale sulle azioni i Madrid, mentre manteniamo una valutazione di underperform sull’Italia, a causa delle persistenti preoccupazioni sullo stato di salute del suo settore bancario. Per quanto riguarda il resto d’Europa rivediamo il nostro giudizio sui titoli svedesi da outperform a neutrale sulla base di una valutazione più cauta sulle prospettive di rischio/ciclo, visto che ci aspettiamo un relativo rialzo della corona svedese, con un conseguente rallentamento delle esportazioni” concludono Michael O’Sullivan e Marc Häfliger.
Ma i risparmiatori possono correre ai ripari, utilizzando presidi efficaci alla costruzione di portafogli durevoli. “Sono quattro i paletti della rete di protezione nel paradosso della sicurezza di rendimento in cambio della rinuncia alla sicurezza, tutto sommato nemmeno il peggiore dei tanti paradossi con cui facciamo i conti in questo mondo alla rovescia” sostiene Carlo Benetti, Head of Market Research and Business Innovation di GAM (Italia) SGR, nell’articolo “Risparmio, il salto culturale e i quattro robusti paletti a disposizione”. I primi due paletti sono rappresentati da un adeguato orizzonte temporale e dalla più ampia diversificazione di mercati, strumenti, gestori , mentre il terzo paletto è costituito dall’esperto di fiducia: scambiare le proprie opinioni con un consulente è motivo di conforto e si evitano i rischi di scelte avventate e, soprattutto, si assumono scelte coerenti con gli obiettivi del risparmio. Infine, ma non certo per importanza, nel ruolo di quarto paletto della rete messa a protezione del «nuovo risparmiatore» nel salto dalle obbligazioni governative alla diversificazione del portafoglio, emerge la chiara definizione delle finalità del risparmio. “La suddivisione per conti mentali risponde ad una elementare regola di efficienza: gli strumenti finanziari che garantiscono la liquidità in caso di sostituzione di un elettrodomestico sono diversi da quelli finalizzati, ad esempio, agli studi universitari di una figlia o di un figlio appena nati” conclude Carlo Benetti.
Per quanto riguarda le strategie tattiche, cioè quelle più legate al breve termine, il prossimo referendum del Regno Unito desta non poche preoccupazioni agli investitori. A tale proposito, gli esperti di Pioneer Investments, nell’articolo “Azioni, obbligazioni e multi asset: ecco le implicazioni di Brexit”, rivelano che nell’ambito dell’azionario europeo si aspettano che le oscillazioni della volatilità possano persistere in entrambe le direzioni in funzione delle indicazioni dell’evoluzione dei sondaggi. “In questo contesto, stiamo mantenendo una posizione prudente sul mercato concentrandoci sulla società con un modello superiore di business. Nel caso in cui la Gran Bretagna voti per restare nella UE, vediamo opportunità nelle small cap e nelle società nazionali che mostrano ora valutazioni interessanti. Diversificazione e stock picking (selezione rigorosa dei singoli titoli) possono aiutare a scoprire le opportunità per generare alpha (extra rendimento) nel Regno Unito e nel resto dell’Europa” sostengono gli specialisti di Pioneer Investments che poi concludono con la view da una prospettiva multi-asset: “Il rischio di una uscita del Regno Unito dalla Ue è in cima alle nostre preoccupazioni geopolitiche e crediamo che possa innescare la volatilità sulle attività di rischio europee nel breve termine, al punto che è consigliabile tenere un atteggiamento prudente tattico. Una preferenza per il franco svizzero contro sterlina sembra una copertura naturale a questa possibilità”.
Restando in Europa c’è un altro appuntamento elettorale che potrebbe rivelarsi non meno insidioso del referendum Brexit, soprattutto se l’esito delle consultazioni britanniche favorisse l’uscita della UE: le elezioni politiche in Spagna del 26 giugno. “Il nostro obiettivo in questo mese consiste nel ridurre il rischio nel nostro portafoglio di titoli europei. All’orizzonte si prospettano numerosi eventi di rischio e la nostra posizione generale sulle azioni globali continua ad essere negativa” fanno sapere nell’articolo “Azionario Europa, in vista delle elezioni meglio alleggerire Madrid”, Michael O’Sullivan, CIO-IWM di Credit Suisse, e Marc Häfliger, Investment Strategy CIO IWM di Credit Suisse. Innanzitutto i due manager stanno rivedendo il giudizio sui titoli spagnoli da outperform (performance attesa superiore alla media di mercato) a neutrale. “In vista delle elezioni parlamentari del 26 giugno in Spagna, esprimiamo ora un giudizio neutrale sulle azioni i Madrid, mentre manteniamo una valutazione di underperform sull’Italia, a causa delle persistenti preoccupazioni sullo stato di salute del suo settore bancario. Per quanto riguarda il resto d’Europa rivediamo il nostro giudizio sui titoli svedesi da outperform a neutrale sulla base di una valutazione più cauta sulle prospettive di rischio/ciclo, visto che ci aspettiamo un relativo rialzo della corona svedese, con un conseguente rallentamento delle esportazioni” concludono Michael O’Sullivan e Marc Häfliger.
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