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Azioni Europa, per chi ha pazienza le soddisfazioni non mancheranno

19 Gennaio 2016 10:15
financialounge -  Europa mercati azionari
"I dati economici europei non sono affatto male, e il lavoro svolto finora dalla BCE sembra dare finalmente i suoi frutti. Per questo dico che coloro che saranno pazienti potranno essere probabilmente ricompensati con un buon rendimento finale a due cifre dall’investimento in azioni europee” ha dichiarato William Hobbs, responsabile della strategia di investimento della divisione wealth management unit di Barclays a Londra. Per ora, tuttavia, il nervosismo continua a dominare i mercati, influenzati dal rallentamento della Cina, dalle tensioni geopolitiche internazionali, dal calo senza soluzione di continuità del prezzo de petrolio.

“Gli investitori non sanno quanto siano gravi i problemi e, se hanno bisogno di prendere la decisione per investire, preferiscono attendere. L'effetto psicologico in questi frangenti non può essere assolutamente mai sottovalutato” ha precisato invece Konstantin Giantiroglou, capo della consulenza per gli investimenti e la ricerca presso Neue Aargauer a Brugg, in Svizzera.

D’altra parte i numeri sono importanti. Dal 15 aprile 2015, giorno in cui l’indice Stoxx 600 ha fissato il massimo dell’anno, al 15 gennaio scorso, in soli nove mesi, l’azionario Europa ha registrato una perdita superiore ai 20 punti percentuali: una correzione che, di solito, viene definita, mercato "orso" (bear market). Secondo alcuni analisti, il mercato è fragile e, una volta "perforati" i livelli di supporto, la caduta può proseguire ancora. Nel frattempo, gli investitori stanno disinvestendo dalle azioni europee, gli operatori hanno acquistato protezione ai ribassi e la quota di ribassisti (cioè coloro che investono in strumenti derivati per guadagnare sui ribassi dell’Euro Stoxx 50) è salita al livello più altro dal settembre 2015.

Per contro, diversi investitori hanno mantenuto il loro ottimismo. Le quotazioni sono oggi più economiche rispetto a un anno e da alcune sedute di Borsa è stato infranto il livello che gli analisti tecnici chiamano ipervenduto: significa che il selloff (vendita senza limitazione di prezzo e di quantità di azioni sul mercato) si è spinto troppo in avanti. Con i prezzi attuali lo Stoxx 600 quota con un rapporto prezzo / utili (p/e) a 13,5, inferiore alla media degli ultimi 10 anni (14,0) e ben al di sotto del p/e stimato per l’S&P500 di Wall Street (15).
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