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Obbligazioni Junior, un’opportunità da maneggiare con cura

6 Novembre 2015 11:29
financialounge -  fondi a cedola GAM GAM Star Credit Opportunities Jeremy Smouha
Le obbligazioni Tier I, il grado più basso (junior) di subordinazione, sono le prime a subire le conseguenze di problemi dell’azienda bancaria qualora fallisse o avesse problemi di solvibilità . Ma son anche i titoli che offrono, in questa fase di tassi di interesse ridotti ai minimi termini, rendimenti cedolari interessanti. Si tratta quindi di obbligazioni piuttosto appetibili, a patto però di saperle analizzare e gestire con il giusto orizzonte temporale.

“L’incremento delle emissioni di obbligazioni junior e ibride da parte di società di rating investment grade sta aiutando il segmento ad abbandonare la sua immagine di prodotto finanziario di nicchia: il settore sta diventando un’avviata categoria di asset allocation, con emissioni provenienti da Total, EDF, Sainsbury’s, Lufthansa così come BHP” fa sapere Jeremy Smouha, gestore del fondo [tooltip-fondi codice_isin="ie00b567sw70"]GAM Star Credit Opportunities [/tooltip-fondi]il cui riferimento è alle recenti emissioni di importanti player mondiali come, in particolare, BHP Billiton che ha raccolto l’equivalente di più di 5 miliardi di dollari, con emissioni in sterline, euro e dollari, e il cui debito paga il 6,25%. Ma anche di bond junior fixed to floater di Legal & General nel Regno Unito, che offrono una cedola del 5,375%, e di Assicurazioni Generali in Italia, che paga in euro il 5,5%. Il contesto, d’altra parte, dovrebbe restare favorevole dal momento che, come lo stesso presidente della BCE Mario Draghi ha fatto intuire, i tassi dovrebbero rimanere ancora bassi in Europa per parecchio tempo.

“Mentre gli operatori e i media tendono a concentrarsi sui prezzi delle obbligazioni, il nostro approccio buy and hold ha il vantaggio di un orizzonte temporale più ampio, e quindi ci concentriamo sulla raccolta di cedole” sottolinea Jeremy Smouha secondo il quale le cedole permettono un grosso premio sul fronte della liquidità e quindi, anche qualora il prezzo di un’obbligazione rallentasse, in virtù di una visione a più di tre anni il caso d’investimento rimarrebbe comunque estremamente attraente. “Il nostro focus è attualmente orientato sulla visibilità del coupon dei potenziali investimenti piuttosto che sul tentativo di prevedere l’andamento dei tassi” conclude infatti il manager.
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