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International Editor’s Picks – 26 ottobre 2015

26 Ottobre 2015 11:08

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style="color: #4b72ab;">Chiedersi cosa farà la Federal Reserve sui tassi potrebbe non essere la domanda giusta da parte degli investitori in reddito fisso. Lo scrive Bloomberg notando che mentre Janet Yellen prende tempo sul rialzo, sta anche rinviando importanti decisioni che riguardano l’arrivo a scadenza di ingenti quantità di titoli acquistati durante gli anni del quantitative easing. In particolare, si tratta di $215 miliardi di titoli del Tesoro americano che maturano l’anno prossimo e di altri $800 miliardi di qui al 2018. Se ne parla meno di quanto non si parli di tassi, ma è forse ancora più importante sapere come la banca centrale pensa di reinvestire l’ingente liquidità che acquisirà man mano che arrivano le scadenze. Una domanda che riguarda direttamente la gestione della volatilità sul mercato dei t-bond.

Intervento quasi a gamba tesa del presidente cinese che in visita a Londra sente il bisogno di dire al primo ministro David Cameron che vuol vedere un’Unione Europea “unita” con dentro la Gran Bretagna, secondo quanto riporta il Financial Times. Il commento di Xi Jinping, che di solito si astiene dall’intervenire negli affari interni di altri stati, arriva proprio mentre si sta scaldando la campagna sul referendum in-out voluto dallo stesso Cameron che si deve tenere entro il 2017 per decidere se restare o no nel blocco. Cameron è anche impegnato a rinegoziare la partecipazione alla UE soprattutto per quanto riguarda la libertà di movimento e la sicurezza sociale. La sua è una corsa contro il tempo perché il referendum potrebbe arrivare prima che riesca a concludere il negoziato con Bruxelles.

Evidentemente le scottature di agosto bruciano ancora. Le Reuters riporta che i dati sugli scambi mostrano che gli hedge fund la scorsa settimana hanno ridotto la propria esposizione rialzista dell’importo più elevato da luglio, dopo la caduta del prezzo della benzina, il rallentamento cinese e le preoccupazioni legate al ritorno della produzione iraniana sul mercato. I dati della U.S. Commodity Futures Trading Commission mostrano una riduzione delle posizioni al rialzo sul prezzo del greggio da parte degli hedge di circa l’11 per cento. Nelle due settimane precedenti i money manager monitorati da CFTC avevano incrementato le posizioni nette al rialzo dopo che la produzione di shale americana aveva dato segni di rallentamento aumentando la possibilità di un rimbalzo dei prezzi dai minimi toccati nei mesi precedenti.

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