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Fed, senza rialzo dei tassi mercati finanziari rassicurati

17 Settembre 2015 13:05
financialounge -  Federal Reserve mercati azionari mercati obbligazionari Patrice Gautry tassi di interesse UBP
“Se la crescita americana dovesse mantenere il ritmo attuale e i rischi dovessero diminuire, la Fed potrebbe alzare i tassi a ottobre: ciò è quanto molto probabilmente Janet Yellen dirà alla fine dell’incontro del FOMC previsto per oggi” dichiara Patrice Gautry, Chief Economist, Union Bancaire Privée (UBP), che, nel fare questa previsione, ricorda come la Fed Reserve rimanga «la» Banca centrale del mondo: qualsiasi allentamento o stretta di politica monetaria negli Stati Uniti influisce sull’economia e sulla finanza globale.

D’altra parte le previsioni della Fed sull’inflazione e sulla crescita di medio termine andrebbero riviste lievemente al ribasso, per riflettere il ritardo dell’attività economica globale mentre la crescita negli USA è già giunta al suo picco: l’attività economica negli Stati Uniti è infatti solida, ma il resto del mondo e i mercati finanziari sono fragili.

“Ecco perchè a Federal Reserve non ha fretta di alzare i tassi. La bassa disoccupazione non sta apportando alcuna pressione sui salari e servirebbe un forte incremento del tasso di partecipazione per far sì che ciò avvenga. L’inflazione è poi molto bassa: ciò dà alla Fed ampio spazio di manovra. L’Istituto centrale americano non incorrerebbe in alcun rischio, se dovesse deviare dal piano di normalizzare i tassi” puntualizza il manager secondo il quale i mercati azionari e obbligazionari dovrebbero sentirsi rassicurati, poiché il dollaro si indebolisce giorno dopo giorno.

“Di conseguenza, i mercati dovrebbero ricostruire le proprie attese su un rialzo dei tassi tra ora e la fine dell’anno. Qualsiasi rialzo dei tassi non andrà molto lontano e le previsioni di medio termine della Fed (i cosiddetti dots) dovrebbero essere riviste al ribasso nei prossimi trimestri: una debole crescita globale, una modesta inflazione e bassi tassi di interesse nominali costituiscono le pietre angolari dell’attuale ciclo economico nel lungo termine” conclude Patrice Gautry.
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