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Dividendi azionari, una buona notizia per i risparmiatori

26 Agosto 2015 11:05
financialounge -  dividendi fondi a cedola profitti aziendali
La forte correzione in atto nelle Borse di tutto il mondo ha fatto aumentare in modo importante l’avversione al rischio degli investitori. D’altra parte è piuttosto fisiologico che, in occasione delle turbolenze sui mercati finanziari, si assista alla vendita delle asset class ritenute più rischiose (azioni, convertibili, corporate bond, high yield, titoli dei paesi emergenti) e il posizionamento sui titoli considerati più sicuri e solidi (titoli di stato tedeschi e americani, franco svizzero e oro).

Tuttavia, nonostante questo scenario fortemente avverso alla Borsa, il risparmiatore più attento e che abbia un orizzonte temporale di medio lungo termine farebbe bene a considerare nel dovuto conto i dividendi azionari. Infatti, nel secondo trimestre 2015 è proseguita la tendenza, che dura senza soluzione di continuità dal secondo trimestre 2009, che vede un incremento costante delle cedole azionarie.

Secondo una recente analisi di mercato, nel secondo trimestre di quest’anno la crescita dei dividendi annui è stata del +37,8% in Belgio, del +27,4% in Olanda, del +23,5% in Italia, del +6,6% in Germania, del +6% in Spagna e del +2,3% in Francia: in media in Europa (escluso il Regno Unito) l’aumento è stato del +8,6%. Stessa dinamica a Wall Street dove si stima che l’incremento dei dividendi delle società quotate si sia attestato al +10%, portando a sei i trimestri consecutivi di rialzi a doppia cifra delle cedole.

Ma perché i dividendi in aumento sono una buona notizia per i risparmiatori? In un contesto nel quale i tassi di interesse annui dei titoli di stato (Europei e USA sono compresi, nella maggioranza dei casi, tra il mezzo punto percentuale e il punto e mezzo), disporre di titoli azionari che rendono, in media, tra il 2,2% (negli USA) e il 3,2% (in Europa) con, oltretutto, una tendenza a veder crescere l’importo cedolare, rappresenta un’opportunità non indifferente.

Certo, nell’investimento azionario occorre tener conto di molte altre variabili (oltre alla cedola) e, come si è visto nelle ultime settimane, un dividendo annuo anche generoso può non bastare a colmare le perdite nel breve termine. Tuttavia, nel medio e lungo termine, e tramite i consigli di consulenti finanziari di fiducia, una quota in azioni consente di diversificare il portafoglio e di aumentare le fonti periodiche di reddito.
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