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Dividendi azionari, focus sulla crescita e non sul livello assoluto

4 Giugno 2015 10:07
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In un ambiente di tassi low-per-long (ovvero che da bassi tenderanno a salire) la ricerca del reddito sarà sempre più complicata. Tra le possibili fonti di reddito, Russ Koesterich Global Chief Investment Strategist di BlackRock indica le obbligazioni high yield USA e i dividendi azionari con una particolare raccomandazione per questi ultimi: privilegiare l’attenzione sulla crescita delle cedole piuttosto che il livello assoluto del rendimento (dividend yield). Lo strategist, nel suo commento settimanale ai mercati del 1 giugno, osserva poi come gli investitori stiano reagendo a diversi fattori. In primo luogo, rileva Russ Koesterich, i dati economici degli Stati Uniti continuano a essere a macchia di leopardo sebbene la tendenza sia verso un miglioramento, con gli indicatori relativi ai beni durevoli e alle abitazioni più robusti del previsto.
Anche i dati economici in Europa mostrano ora un rallentamento: l’indice che misura le sorprese economiche europee è scivolato in territorio negativo per la prima volta da gennaio.

In secondo luogo, le aspettative di inflazione si stanno ammorbidendo dopo le recenti impennate. Negli Stati Uniti, le aspettative degli investitori per l'inflazione nei prossimi dieci anni sono scese dall’1,95% a circa l’1,80%: il calo delle aspettative dei prezzi al consumo si è verificato in contemporanea con la ripresa del rally del dollaro e uno stallo dei prezzi del greggio. “Alla luce di queste forze, insieme a considerazioni più strutturali, quali per citarne alcune delle più rilevanti, l'invecchiamento della popolazione e la domanda di bond da parte degli investitori istituzionali, ci aspettiamo che i rendimenti a lungo termine rimarranno bassi (il nostro target di fine anno per il rendimento del Treasury USA a 10 anni è di circa 2,50%), anche se la Fed dovesse cominciare ad alzare i tassi: quelli a breve termine dovrebbero infatti salire mentre i rendimenti a lungo termine sono probabilmente destinati a restare più vicini agli attuali livelli nei prossimi 1-2 anni. Questo lascia gli investitori ad affrontare la stessa sfida degli ultimi cinque anni: come rintracciare fondi di reddito in un ambiente a basso rendimento” spiega Russ Koesterich che continua a vedere le obbligazioni ad alto rendimento USA, che hanno peraltro sovraperformato il mercato da inizio anno, come una buona opzione all'interno del reddito fisso.

“Tuttavia, gli investitori dovrebbero anche cercare di ampliare la loro ricerca di reddito al di là del mercato a reddito fisso. Questo suggerisce una maggiore enfasi sui titoli che pagano dividendi, con un importante avvertimento: il focus deve essere sulla crescita dei dividendi, piuttosto che sul livello assoluto del rendimento. Molti settori che offrono rendimenti elevati (come le utilities) sono cari (in termini di valutazione) e tra i più vulnerabili ad un aumento dei tassi. Gli investitori dovrebbero invece cercare con cura i titoli che, all’interno dei settori tecnologia, finanziario, healthcare ed energia, offrono dividendi in aumento” conclude Russ Koesterich.
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