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Fondi obbligazionari

Investitori italiani, focus sui prodotti capaci di generare "income"

3 Marzo 2015 10:10
financialounge -  Fondi obbligazionari Marco Negri
Cresce tra gli investitori italiani il desiderio di puntare su impieghi in grado di generare una rendita: una percentuale del 94% afferma che è importante o addirittura estremamente importante investire in prodotti capaci di generare "income". Un livello che non solo rappresenta la quota più alta rilevata tra i paesi europei ma che risulta anche in forte aumento rispetto al 73% di 12 mesi fa.
Lo rileva il nuovo Global Investment Study realizzato da Legg Mason Global Asset Management, uno dei principali gestori globali diversificati, che ha raccolto in 20 paesi i dati di oltre 4.000 investitori, tra i 40 e i 75 anni, duecento dei quali italiani con un patrimonio medio investito superiore al milione e mezzo di dollari statunitensi. Lo studio, sempre relativamente al nostro paese, mette in evidenza altri due importanti aspetti.
Il primo è il legame indissolubile che gli italiani hanno con il reddito fisso. Il 26% dell’intero portafoglio italiano è infatti allocato in obbligazioni e si tratta non solo della più alta percentuale riscontrata tra i principali paesi europei (16% in Spagna, 14% in Germania, 11% in UK, 10% in Francia), ma anche tra le principali nazioni a livello globale (16% negli Stati Uniti, 18% in Brasile, 15% in Cina, 9% in Giappone ed Australia). La restante parte del portafoglio medio italiano è suddivisa principalmente in: azionario (21%), investimenti immobiliari (20%), liquidità (19%), mentre il 6% è dedicato agli investimenti non tradizionali. Ma c’è di più. Gli italiani continuano a credere nelle opportunità di investimento fixed income, come testimonia il fatto che il 30% degli investitori nel nostro paese sta progettando di aumentare in questo 2015 la porzione obbligazionaria in portafoglio (mentre il 32% sta pensando di aumentare la parte azionaria).
L’altro aspetto che lo studio Legg Mason evidenzia riguarda invece la predilezione degli italiani per i mercati esteri: in media il 29% del portafoglio italiano è investito sui mercati internazionali e questa percentuale è la più alta tra tutti i paesi oggetto di indagine (13% in Usa, 12% in Spagna, 16% Germania, 15% Francia, 22% Belgio, 17% Cina, 19% Giappone, 10% Brasile). Ciò che spinge gli investitori del nostro paese a guardare oltre confine è in primis la ricerca di una diversificazione dei rischi su differenti mercati (55%) e poi la possibilità di ottenere rendimenti più elevati rispetto al mercato italiano (51%).
“Il nostro nuovo studio conferma un legame direi storico tra italiani ed obbligazioni. Credo che ciò che è accaduto in questi ultimi anni sui mercati internazionali debba portare gli investitori a vedere quella del reddito fisso non più, o non solo, come una asset class dai minimi rischi, bensì come un settore di investimento dove, se si agisce con gli strumenti adeguati, si possono cogliere opportunità capaci di soddisfare quel desiderio di "income" che si rivela sempre più essere una esigenza imprescindibile” ha commentato Marco Negri, Country Head Italia di Legg Mason Global Asset Management che ha poi aggiunto: “Crediamo che le strategie obbligazionarie flessibili di tipo "unconstrained", senza cioè vincoli di benchmarck, siano oggi una tra le soluzioni più efficaci per le numerose sfide sul mercato obbligazionario, rappresentate anche da una maggiore volatilità e dalla possibilità di un rialzo dei tassi, nel prossimo futuro. Le strategie obbligazionarie svincolate dal benchmark, che dispongono della flessibilità necessaria per cogliere opportunità nel lungo periodo e gestire i rischi in maniera tattica, possono offrire una soluzione efficace a queste sfide e alle esigenze degli investitori”.
Soluzioni che possono fornire una risposta concreta anche per colmare le esigenze e contrastare le paure degli investitori italiani che, nel 55% dei casi vogliono puntare a mantenere l’attuale stile di vita, nel 54% dei casi vorrebbero far crescere il proprio patrimonio e nel 49% del campione esaminato hanno invece come obiettivo primario di investimento quello di proteggere il proprio patrimonio, per la propria famiglia e i figli.
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