Fondi azionari
Fondi 2014, al top le performance di quelli «americani»
2 Gennaio 2015 09:35

24 punti percentuali per gli azionari America e più del 14 per cento per gli obbligazionari area dollaro. Sono queste le migliori performance nel 2014 (dal primo gennaio al 29 dicembre) delle singole categorie di fondi all’interno di quelli, rispettivamente, a indirizzo azionario e a vocazione obbligazionaria.
Rendimenti che hanno beneficiato sia dell’apprezzamento del biglietto verde rispetto all’euro (pari a circa dodici punti percentuali), dell’ottima intonazione di Wall Street e della stabilità dei tassi americani.
Tra gli altri prodotti azionari del risparmio che gestito hanno regalato ottime soddisfazioni figurano pure quelli settoriali (+21,1%), quelli azionari globali internazionali (+16,8%) e quelli specializzati sui listini del Pacifico (+11,2%). Rendimenti positivi, ma a singola cifra, invece per i fondi azionari Paesi emergenti (+8,7%), Europa (+4,9%), area euro (+3,2%) e Italia (+1,9%).
Tra i comparti obbligazionari, invece, i risparmiatori hanno ricavato interessanti plusvalenze tramite i governativi internazionali (+11,1%), i governativi euro a medio lungo termine (+8,8%), i misti (+6,9%), i quelli focalizzati sulle emissioni dei Paesi emergenti (+6,2%): minori performance, ma ampiamente in territorio positivo, per i sottoscrittori di quote di fondi corporate bond euro investment grade (+5,4%), di obbligazionari Italia (+4,2%), e di obbligazionari flessibili (+3,3%).
Ragionando a livello di macro categorie di investimento, nel 2014, i fondi azionari hanno fatto meglio di tutti (+9,3%), seguiti dai bilanciati (+7,6%), dagli obbligazionari (+4,5%), e dai flessibili (+3,5%): fanalino di coda i fondi monetari euro (+0,2%), peraltro perfettamente in linea con i rendimenti degli strumenti del mercato monetario della divisa unica europea.
Da segnalare infine che mentre l’indice generale dei fondi comuni italiani segna un +4,7% nel 2014, l’indice dei fondi lussemburghesi mostra un +7%. Una differenza spiegabile con la differente composizione dei prodotti nei due indici: mentre nell’indice dei fondi comuni italiani il peso degli obbligazionari è molto importante in quello dei lussemburghesi prevalgono i comparti a indirizzo azionario e quelli di tipo bilanciati e flessibili.
Rendimenti che hanno beneficiato sia dell’apprezzamento del biglietto verde rispetto all’euro (pari a circa dodici punti percentuali), dell’ottima intonazione di Wall Street e della stabilità dei tassi americani.
Tra gli altri prodotti azionari del risparmio che gestito hanno regalato ottime soddisfazioni figurano pure quelli settoriali (+21,1%), quelli azionari globali internazionali (+16,8%) e quelli specializzati sui listini del Pacifico (+11,2%). Rendimenti positivi, ma a singola cifra, invece per i fondi azionari Paesi emergenti (+8,7%), Europa (+4,9%), area euro (+3,2%) e Italia (+1,9%).
Tra i comparti obbligazionari, invece, i risparmiatori hanno ricavato interessanti plusvalenze tramite i governativi internazionali (+11,1%), i governativi euro a medio lungo termine (+8,8%), i misti (+6,9%), i quelli focalizzati sulle emissioni dei Paesi emergenti (+6,2%): minori performance, ma ampiamente in territorio positivo, per i sottoscrittori di quote di fondi corporate bond euro investment grade (+5,4%), di obbligazionari Italia (+4,2%), e di obbligazionari flessibili (+3,3%).
Ragionando a livello di macro categorie di investimento, nel 2014, i fondi azionari hanno fatto meglio di tutti (+9,3%), seguiti dai bilanciati (+7,6%), dagli obbligazionari (+4,5%), e dai flessibili (+3,5%): fanalino di coda i fondi monetari euro (+0,2%), peraltro perfettamente in linea con i rendimenti degli strumenti del mercato monetario della divisa unica europea.
Da segnalare infine che mentre l’indice generale dei fondi comuni italiani segna un +4,7% nel 2014, l’indice dei fondi lussemburghesi mostra un +7%. Una differenza spiegabile con la differente composizione dei prodotti nei due indici: mentre nell’indice dei fondi comuni italiani il peso degli obbligazionari è molto importante in quello dei lussemburghesi prevalgono i comparti a indirizzo azionario e quelli di tipo bilanciati e flessibili.
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