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Esami BCE, la parola ai grandi gestori internazionali

28 Ottobre 2014 09:30
financialounge -  BlackRock PIMCO Schroders settore bancario
Se si dovesse giudicare l’esito degli esami della BCE al sistema bancario europeo in base agli andamenti dei mercati non ci sarebbero dubbi sul fatto che i risultati abbiano deluso le aspettative.

L’Eurostoxx, dopo aver aperto in netto rialzo, ha poi chiuso la seduta di Borsa di ieri con una perdita dell’1%: il settore bancario ha accusato cali superiori, con il Ftsemib bancario italiano che ha lasciato sul parterre il 4,1%. In realtà, oltre a precisare che la reazione dei mercati di ieri non può esser attribuita soltanto al responso dell’Eurotower, il ridotto numero di banche che hanno fallito il test e il capitale che queste banche dovranno raccogliere sul mercato per ripristinare i livelli di patrimonio richiesti dalla Bce sono molto ridotti. Questo perché le banche dell’area euro si sono preparate alla revisione della BCE individuando i crediti deteriorati, aumentato le scorte e la raccolta di capitale (sia ordinario che ibrido), procedendo alla ristrutturazione dei business più datati e alla razionalizzazione degli asset attraverso la vendita delle attività non core in portafoglio.
Elementi che non sono sfuggiti ai grandi asset manager internazionali.

“L'esito della Banca centrale europea stress test è positivo per il sentiment del mercato . Tutte le grandi banche della zona euro hanno superato gli esami con un margine abbastanza ampio e, soprattutto, non sono emersi imprevisti relativamente alle grandi banche sistemiche. Nelle banche periferiche dell'eurozona, a parte la sorpresa negativa in Italia con il Montepaschi, dobbiamo sottolineare la sorpresa positiva in Grecia, dove non ci sono stati significativi deficit di capitale, e l’ottimo risultato delle banche spagnole che, peraltro, si sono comportate bene come ci aspettavamo” è stato il commento di Philippe Bodereau, Head of Global Financial Research di PIMCO, subito dopo i risultati degli stess test della BCE.

Anche per Andreas Doerrenhaus, Portfolio Manager European Fixed Income team di BlackRock gli investitori possono sentirsi sicuri sia per il processo che per i risultati dei test della BCE.
“È stato importante fissare scenari di stress test abbastanza gravi e realistici, e che le ipotesi di stress effettuate fossero particolarmente dure. L'impatto negativo medio sul core equity tier 1 ratio (CET1, cioè il patrimonio di base o di qualità primaria) di tutte le banche incluse nel test si è attestato a circa 410 punti base nello scenario avverso: tradotto in pratica significa che il CET1 medio del sistema passa dal 12,4% (prima dello stess test) all’8,3% (dopo aver scontato lo scenario avverso). Questo aggiunge credibilità e, probabilmente, tenderà a creare più fiducia in tutti i mercati del credito. Guardando al futuro, ci aspettiamo che selezionate banche della periferia siano in condizione di sovraperformare il mercato. Si assisterà probabilmente ad una de-correlazione tra gi istituti di credito più forti e più deboli in Italia e Spagna mentre i solidi risultati espressi dalle banche tedesche potrebbero migliorare il sentiment degli investitori e generare una domanda aggiuntiva di obbligazioni bancarie" ha commentato Andreas Doerrenhaus.

Infine Justin Bisseker, European Banks Analyst di Schroders ritiene che molte delle banche quotate dovrebbero essere in grado di posizionarsi sulla strada che porta verso una crescita del valore contabile e a rendimenti da dividendi interessanti per gli investitori azionari. Per l’analista è anche importante che le autorità che regolano il mercato si chiedano quanto capitale sia davvero necessario alle banche. “Con la stragrande maggioranza degli istituti di credito quotati sufficientemente in grado di navigare anche in uno scenario avverso, si spera che gli investitori possano guardare ai requisiti normativi con minore ansia in modo da consentire alle banche di generare rendimenti sufficienti per attirare i capitali degli investitori e svolgere al meglio la loro funzione di supporto alla ripresa in Europa” puntualizza Justin Bisseker.
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