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Diversified Alpha Plus Fund

Diversified Alpha Plus Fund - 15 ottobre 2014

27 Ottobre 2014 10:40
financialounge -  Diversified Alpha Plus Fund
1. Nelle ultime tre settimane la correzione degli asset rischiosi, cominciata a giugno e luglio nei settori small cap, high yield, energia e materiali e azioni europee, si è estesa anche alle large cap statunitensi, alle valute dei mercati emergenti e al Giappone. Il 15 ottobre ha segnato un picco di breve durata, con il crollo infragiornaliero di 36 punti base del rendimento dei Treasury decennali e della parallela impennata dell’indice Vix al 31%.

2. Tale sviluppo va, a nostro avviso, imputato ai timori su un rallentamento globale (in seguito alla pubblicazione di dati deludenti) in un contesto caratterizzato da valutazioni elevate e compiacimento.

3. Se nel breve periodo tali timori ci appaiono fondati, riteniamo che probabili delusioni future potrebbero arrivare in particolare da Cina e mercati emergenti. I tentativi delle autorità cinesi di risvegliare l’economia dal suo torpore appaiono sempre meno efficaci (in parte a causa delle misure adottate, sempre più attivamente macroprudenziali, e in parte a causa dell’eccessivo indebitamento dell’economia cinese). Determinando un calo dei prezzi delle materie prime, la Cina probabilmente continuerà a esportare disinflazione/deflazione nel resto del mondo.

4. L’economia statunitense ci appare tuttora molto vigorosa (come dimostrano le richieste di sussidi di disoccupazione, scese ai minimi record) e dopo un primo semestre deludente prevediamo la stabilizzazione e accelerazione dell’Eurozona nel 2015, supportata dal calo del prezzo del petrolio, dall’indebolimento dell’euro e dalla riduzione dell’austerità.

5. Abbiamo posticipato a giugno (da marzo) le nostre attese di un primo rialzo dei tassi da parte della Fed, dato che il calo dei prezzi del greggio spinge l’inflazione complessiva verso l’1%.

6. Il rischio principale per la crescita globale (si veda la newsletter di settembre) è rappresentato dalla possibilità che l’anno prossimo l’economia cinese rallenti di 200 pb invece dei previsti 30 pb. Dato il beta dell’economia globale rapportato alla crescita cinese, pari a 0,4x, un tale sviluppo potrebbe ridurre l’espansione mondiale di 80 pb, spingendola al di sotto del 2% (dal 2,75%), un livello avvertito dal settore aziendale come una recessione e pertanto causa di contrazione degli utili globali.

7. Nelle prime due settimane di ottobre il comparto ha reso il -4,1%, un risultato negativo non imputabile all’esposizione alle azioni globali (l’esposizione azionaria netta è pari appena al 5%) quanto piuttosto alla performance deludente delle posizioni tematiche. I principali detrattori sono state le posizioni corte coperte legate al nostro tema del rallentamento cinese (esposizione corta a Hong Kong, Cina, banche australiane e titoli globali di aziende di estrazione del minerale di ferro) e quelle corte sui Treasury statunitensi. La performance positiva generata da temi settoriali minori (posizioni corte sui titoli di compagnie aeree statunitensi e servizi petroliferi) non è stata in grado di compensare tali debolezze.

8. Nel corso del mese abbiamo rivisto il livello di rischio del portafoglio, in alcuni casi in via preventiva e in altri in base ai nostri processi di stop loss. Abbiamo ridotto alcune delle posizioni corte sui tassi e lunghe sul dollaro USA e liquidato le posizioni corte coperte in azioni statunitensi ad elevato dividend yield. Abbiamo inoltre ridimensionato l’esposizione corta associata ai nostri temi sul rallentamento delle materie prime e dei beni di consumo emergenti. Anche le posizioni lunghe nei titoli dell’intera Eurozona e della sua periferia rispetto alle azioni Usa sono state ulteriormente limitate.


Consulta la gallery per maggiori informazioni legate al comparto.
Consulta la scheda nella sezione fondi per accedere ai documenti associati al Diversified Alpha Plus Fund




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