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Idee di investimento - Azioni - 13 ottobre 2014

13 Ottobre 2014 09:50

financialounge -  idee di investimento mercati azionari settore sanitario
o BlackRock, per fornire risposte solide e affidabili nel tempo ai tre pilastri del futuro delle famiglie (risparmiare per il futuro dei figli, prepararsi alla pensione ed avviare un nuovo business), gli investimenti devono necessariamente essere orientati alla rendita.
Ma, come argomentato nell’articolo “La ricerca di reddito per le esigenze dei risparmiatori”, occorre considerare un approccio che sfrutti non soltanto il reddito fisso tradizionale, ma anche le fonti di reddito azionario tradizionale (come per esempio l’high dividend, le azioni globali, le azioni dei paesi emergenti) e gli investimenti non tradizionali (prestiti bancari, debito emergente, Us preferred stock, Reits). Relativamente al mercato azionario Bruno Rovelli, Head of Investment Advisory BlackRock Italia, argomenta: “In aggregato le Borse non appaiono sottovalutate. Tuttavia ragionando a livello di aree geografiche, possiamo dire che l’azionario Asia rappresenta una scommessa interessante in virtù di una sottovalutazione relativa di circa il 10% rispetto alla media mondiale. L’azionario Europa, che attualmente risulta sottovalutato per circa il 5% rispetto alla media mondiale, è invece potenzialmente attraente in virtù del possibile miglioramento degli utili aziendali delle imprese che si attestano ancora su livelli non molto distanti dai minimi del 2009 e molto lontani dai massimi del 2007”.

Le Borse del Vecchio Continente sono indicate anche da Swiss & Global Asset Management nelle strategie d'investimento per il quarto trimestre 2014 come si evince dalla lettura dell’articolo “Focus sui settori telecom, salute e informatica”. In ambito azionario, le Borse hanno registrato performance positive per il terzo trimestre consecutivo e le azioni statunitensi sono state particolarmente richieste dagli investitori. In questo contesto Swiss & Global privilegia però le azioni europee e per quanto attiene ai settori, quelli dei servizi di telecomunicazione, della salute e dell’informatica.

Tre settori tra quelli che potrebbero far bene nei prossimi mesi anche in base alle previsioni formulate dalla divisone European Equities di Natixis Asset Management. “Sovrappesiamo l’energia (maggiori gruppi mondiali), il settore sanitario, l’assicurativo, l’immobiliare, la tecnologia e le telecomunicazioni. Sottopesiamo il settore minerario, la chimica, i beni di consumo voluttuari e la distribuzione, mentre siamo neutrali su banche ed utility. Confermiamo la prudenza nei confronti degli emittenti dei paesi periferici e privilegiamo la Svizzera. Non abbiamo un orientamento specifico in termini di capitalizzazione di mercato, tra small, mid e large cap” commentano gli esperti della divisone European Equities di Natixis Am nell’articolo “I settori europei che potrebbero sorprendere“.

Infine, non manca chi segnala l’appeal specifico dei settori legati alla salute. “I settori biotech e healthcare sollecitano l'attenzione degli investitori perché si inseriscono nel più ampio movimento dei «temi pluriennali», cioè quelle tendenze economiche il cui sviluppo è sostenuto dalle dinamiche demografiche, dai nuovi equilibri economici mondiali, dall’affermazione tecnologica delle economie emergenti” sottolinea Carlo Benetti, Head of Market Research & Business Innovation di Swiss & Global nell’articolo “Biotech, tra esuberanza irrazionale e tesori nascosti”. Le valutazioni del settore healthcare mostrano un P/E (rapporto prezzo/utili) mediamente attorno a 17,5. Il team di gestione settoriale di Swiss & Global ritiene che le valutazioni correnti non riflettano non solo la crescita potenziale, ma quella implicita nelle vendite future di quelle società che portano sul mercato farmaci innovativi. I numeri acquistano ulteriore valore se si tiene conto del fatto che l’healthcare beneficia di una alta prevedibilità dei flussi di cassa, in un contesto dove l’innovazione di processo e di prodotto non è mai «matura».
“Ogni anno decine di milioni di persone entrano a far parte della classe media, il maggior reddito disponibile fa di loro nuovi consumatori di prodotti ma anche di assistenza sanitaria. Così come l’invecchiamento della popolazione nelle economie avanzate costituisce formidabile stimolo alla ricerca di nuovi farmaci e terapie” argomenta Carlo Benetti che poi aggiunge: "Ad esempio è recentissimo un farmaco che segna un enorme progresso terapeutico nel trattamento della fibrosi cistica, malattia ereditaria delle ghiandole esocrine. Così come sono state introdotte nuove e più efficaci terapie nella cura della epatite C, che portano il tasso di successo dal 50% al 90%”.

Si tratta di esempi, tra tanti, che confermano l’enorme potenziale del settore healthcare, innanzitutto per il miglioramento della salute dei pazienti e, in secondo luogo, anche come interessante classe d’investimento.

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