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Promotori finanziari: più risparmio gestito meno amministrato

10 Settembre 2014 16:00
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Tre miliardi di euro di raccolta netta positiva contro un saldo negativo mensile di 823 milioni: è questo il bilancio del mese di luglio, in base ai dati rilevati da Assoreti, delle reti di promotori finanziari per quanto riguarda, rispettivamente, il risparmio gestito e quello amministrato.

Entrando nei particolari, si svela che il dato di luglio nel risparmio amministrato è stato condizionato dai disinvestimenti dalle posizioni relative alla liquidità (-839 milioni di euro) e ai titoli di debito (-396 milioni di euro). La spinta sul risparmio gestito (3 miliardi di raccolta netta mensile, in crescita del 4% rispetto a giugno) arriva dal comparto assicurativo: i volumi complessivi di raccolta sono pari a 1,7 miliardi di euro, con un aumento del 47,1% rispetto al mese precedente.

In particolare, l’investimento in unit linked (polizze assicurative che investono in fondi comuni e sicav estere) ammonta a 1,4 miliardi di euro (+40,3%) mentre i premi netti in polizze vita tradizionali sono pari a 330 milioni (+31,3%). La raccolta netta realizzata sulle quote di fondi comuni e comparti di sicav, distribuite direttamente, è stata complessivamente positiva per 876 milioni di euro: 715 milioni dei quali indirizzati sui fondi e i comparti di sicav estere e i restanti 161 milioni posizionati sui prodotti di diritto italiano.

Per quanto riguarda le categorie di fondi preferite dai sottoscrittori nel mese, prevale quella dei flessibili (518 milioni), seguiti da un testa a testa fra i fondi obbligazionari (282 milioni) e quelli bilanciati (279 milioni): in rosso invece i fondi di liquidità (-89 milioni) e anche per quelli azionari (-110 milioni). Questi dati confermano la preferenza da parte dei promotori finanziari verso i prodotti del risparmio gestito bilanciati e flessibili e meno, direttamente, verso gli azionari. Ai loro clienti i consulenti delle reti suggeriscono di puntare sui mercati finanziari tramite le gestioni patrimoniali: infatti, a luglio sono risultate in attivo per 308 milioni di euro anche le GPF e le GPM.
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