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L’altra faccia della medaglia dell’euro forte

24 Luglio 2014 12:15

financialounge -  dollaro euro fusioni e acquisizioni imprese italia
pochi giorni fa la notizia che Gtech (ex Lottomatica), controllata dal gruppo De Agostini, ha rilevato il colosso USA dei giochi IGT per 6,4 miliardi di dollari creando un gruppo leader mondiale nel settore con oltre 6 miliardi di ricavi e 2 miliardi di dollari di Ebitda (margine operativo lordo).

Una storia che segue le più recenti acquisizioni internazionali firmate da altri gruppi italiani quali Campari, Fiat e Assicurazioni Generali mentre la prima grande operazione di questo genere è stata firmata da Leonardo Del Vecchio, patron di Luxottica, che nel 1999 acquisì il controllo del famoso brand USA Ray Ban. Tutte queste acquisizioni internazionali mettono in evidenza l’altra faccia dell’euro forte.

Se da un lato, l’attuale valutazione della moneta unica europea è giudicata eccessiva soprattutto verso il dollaro da parte di molte aziende italiane esportatrici, dall’altro proprio tale forza può essere sfruttata per sviluppare al meglio l’attività imprenditoriale con la I maiuscola che consiste nel sapere crescere in termini di dimensioni e di quote di mercato anche attraverso acquisizioni e fusioni mirate.

Esattamente come hanno fatto le multinazionali americane nel secondo dopoguerra quando cioè acquisirono imprese in tutto il mondo sfruttando la forza del dollaro, anche le imprese italiane possono far leva sulla forza relativa dell’euro per acquisizioni strategiche all’estero: occorre tuttavia avere una visione di lungo periodo, essere veri imprenditori, aver voglia di rischiare e di mettersi in gioco in campo internazionale. In parole povere, intraprendere davvero.

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