consumi
Il PIL giapponese vola oltre le attese
15 Maggio 2014 14:15
delle attese degli analisti: in base alle sue stime preliminari, il governo giapponese ha comunicato stamani che il PIL (prodotto interno lordo) è cresciuto nel primo trimestre del 2014 dell'1,5%.
Da notare che tale valore è il più robusto dal terzo trimestre del 2011 e, soprattutto, supera nettamente l’1% di crescita prevista dagli economisti che, tuttavia, hanno subito tenuto a precisare che il dato trimestrale è stato influenzato dal balzo della domanda domestica: infatti, prima dell'aumento dell'IVA decisa dal premier Shinzo Abe ed entrato in vigore dal primo aprile scorso, i consumatori nipponici hanno fatto la coda nei negozi per accaparrarsi beni di consumo sui quali avrebbero pagato un’imposta fiscale maggiore.
In tutti i casi, il consumo da parte dei privati è aumentato lo scorso trimestre del 2,1%, registrando l’incremento più sensibile dal primo trimestre del 1997, mentre le spese in conto capitale sono inoltre cresciute del 4,9% registrando la più forte crescita dal quarto trimestre del 2011. Su base annua il PIL del Giappone è cresciuto lo scorso trimestre del 5,9% mentre gli esperti avevano previsto una crescita del 4,2%.
Al di là delle dinamiche che hanno determinato il dato del PIL del primo trimestre 2014 del Giappone, sapere che la terza economia del mondo non stia deludendo le aspettative in termini di crescita (sostenuta soprattutto dal mercato interno) e continui a beneficiare di uno yen debole (la valuta di Tokyo si è svalutata di oltre il 20% rispetto all’euro e del 25% rispetto al dollaro) che aiuta l’export delle sue aziende, rafforza le aspettative (formulate anche da molte case d’investimento di FinanciaLounge tra le quali, di recente, Pictet Asset Management) di una ripresa del trend positivo del mercato azionario giapponese che sembrava interrotto in questo 2014: infatti dopo lo spettacolare +56,7% del Nikkei225 nel 2013, l’indice di Borsa di Tokyo segna un arretramento dell’11,5% da inizio anno.
Da notare che tale valore è il più robusto dal terzo trimestre del 2011 e, soprattutto, supera nettamente l’1% di crescita prevista dagli economisti che, tuttavia, hanno subito tenuto a precisare che il dato trimestrale è stato influenzato dal balzo della domanda domestica: infatti, prima dell'aumento dell'IVA decisa dal premier Shinzo Abe ed entrato in vigore dal primo aprile scorso, i consumatori nipponici hanno fatto la coda nei negozi per accaparrarsi beni di consumo sui quali avrebbero pagato un’imposta fiscale maggiore.
In tutti i casi, il consumo da parte dei privati è aumentato lo scorso trimestre del 2,1%, registrando l’incremento più sensibile dal primo trimestre del 1997, mentre le spese in conto capitale sono inoltre cresciute del 4,9% registrando la più forte crescita dal quarto trimestre del 2011. Su base annua il PIL del Giappone è cresciuto lo scorso trimestre del 5,9% mentre gli esperti avevano previsto una crescita del 4,2%.
Al di là delle dinamiche che hanno determinato il dato del PIL del primo trimestre 2014 del Giappone, sapere che la terza economia del mondo non stia deludendo le aspettative in termini di crescita (sostenuta soprattutto dal mercato interno) e continui a beneficiare di uno yen debole (la valuta di Tokyo si è svalutata di oltre il 20% rispetto all’euro e del 25% rispetto al dollaro) che aiuta l’export delle sue aziende, rafforza le aspettative (formulate anche da molte case d’investimento di FinanciaLounge tra le quali, di recente, Pictet Asset Management) di una ripresa del trend positivo del mercato azionario giapponese che sembrava interrotto in questo 2014: infatti dopo lo spettacolare +56,7% del Nikkei225 nel 2013, l’indice di Borsa di Tokyo segna un arretramento dell’11,5% da inizio anno.