L’industria oil & gas USA in soccorso all’Europa

o gli analisti del settore energia e i gruppi industriali interessati, l'intervento militare della Russia in Ucraina dovrebbe accelerare la risoluzione del collo di bottiglia delle restrizioni sulle esportazioni di boom produzione di gas naturale degli Stati Uniti. Un maggiore accesso alle forniture statunitensi permetterebbe di smussare la capacità della Russia di usare l'energia come arma di ricatto, secondo i sostenitori dell’ampliamento dei cordoli di esportazione del gas a stelle e strisce.

"Questo è un fulcro geopolitico che potremmo utilizzare se non avessimo questi vincoli protezionistici in materia di energia degli Stati Uniti" ha sottolineato Christopher Guith, vice presidente preso la U.S. Chamber of Commerce’s Institute for 21st Century Energy. Mentre la Russia non ha minacciato di interrompere le forniture di gas, anche perché gli analisti dicono che sarebbe sciocco rinunciare ai lauti guadagni che si ricavano dalle vendite, i produttori americani vedono la crisi come un altro motivo per accelerare l'approvazione dei permessi LNG-export.

Le aziende americane hanno infatti attualmente bisogno di un’autorizzazione del Dipartimento dell'Energia degli Stati Uniti per l'esportazione di gas naturale liquefatto ai paesi che mancano di un accordo di libero scambio con gli Stati Uniti, come quelli dell'Unione Europea: tutti i progetti legati all’export di LNG hanno bisogno di passare sotto le lenti di controllo del Federal Energy Regulatory Commission ambientale e della sicurezza.

"Il gas naturale americano può contrastare la vulnerabilità della regione europea", ha dichiarato Dan Whitten, un portavoce per l'America del Gas Natural Alliance, un gruppo industriale con sede a Washington. "Speriamo e crediamo che il nostro abbondante gas naturale possa soccorrere i nostri amici in Europa per ridurre questa vulnerabilità".