Perché a Wall Street le opportunità non mancano

Le trimestrali delle imprese USA non solo non hanno deluso ma hanno battuto le stime. Infatti se il primo gennaio di quest’anno il consenso degli analisti stimava un incremento medio del 7,6% dei profitti delle società dell’indice S&P500 nel quarto trimestre 2013, i dati stanno dimostrando che la crescita è stata di circa due punti percentuali in più (9,6%), trainata dalle imprese dei settori finanziario (+24,7%), telecom (+21,5%) e dei materiali di base (+21,2%).

In funzione di questi risultati il monte profitti delle imprese dell’S&P500 si porta a 109,4 determinando un rapporto prezzo/utili (p/e) di 16,8. Tale rapporto, che si colloca al di sopra della media decennale di 15,9, potrebbe ritornare ad un valore vicino alla media storica se le previsioni dei profitti per il 2014 saranno confermate (+9,2%). Ma anche se il trend medio di mercato non fosse così brillante per quest’anno, gli esperti di Wall Street delle principali case d’investimento internazionali sono convinti che sul listino azionario americano ci siano ancora aziende sottovalutate e altre che potrebbero entrare nel mirino di acquisizioni e fusioni.

Opportunità che potranno essere individuate e sfruttate dai team di gestione sia dei fondi azionari USA large cap growth (come il US advantage, il Pictet US Equity Growth Selection, il FF - American Growth Fund, lo Schroder ISF US Equity Alpha), che dei comparti azionari USA large cap value (JPM US Value, Invesco US Value Equity Fund, BGF US Basic Value Fund, BNP Paribas L1 Equity High Dividend USA Classic) e sia, infine, dei fondi azionari USA large cap blend (JPM America Equity, FF - America Fund).