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Brad Kinkelaar

Individuare i paesi, i settori e i titoli più interessanti

30 Ottobre 2013 17:00
financialounge -  Brad Kinkelaar Dividend and Income Builder Strategy dividendi mercati azionari selezione settori USA
Brad Kinkelaar, gestore e responsabile del dividend team di PIMCO, indica quali siano le prospettive delle società che distribuiscono dividendi e il modo in cui la strategia Dividend and Income Builder Strategy integra le analisi macro di PIMCO nella costruzione del portafoglio.

Qual è il contributo informativo delle prospettive macroeconomiche e del processo d’investimento di PIMCO alla Dividend and Income Builder Strategy?

"Il Cyclical Forum e il Secular Forum di PIMCO, le sue prospettive macroeconomiche e le linee guida del suo Comitato d’investimento sono tutti input importanti per la strategia. Ad esempio, ci avvaliamo delle nostre prospettive macro per indirizzare la nostra analisi della possibile gamma pluriennale di risultati operativi delle società che esaminiamo. L’analisi dipende non solo dalle dinamiche interne della società, ma anche dalle dinamiche settoriali, dei paesi e dell’economia mondiale nel suo complesso. Noi di PIMCO riteniamo di disporre di una serie di scenari economici accuratamente studiati e ben definiti per tutti i principali mercati ed economie, su base sia ciclica che strutturale.

Ciò contribuisce non solo alla nostra comprensione del modo in cui le dinamiche macroeconomiche possono incidere sulle singole imprese, ma anche all’individuazione dei paesi e dei settori in cui può essere vantaggioso investire o che è opportuno evitare. Possiamo inoltre beneficiare delle competenze di PIMCO nei segmenti del reddito fisso, delle valute e delle materie prime, con Dan e Alfred a capo del nostro approccio sul reddito fisso. Più in generale, il team obbligazionario migliora notevolmente la nostra valutazione della struttura del capitale delle imprese, aiutandoci a comprendere tra l’altro quale parte di tale struttura è la più opportuna.

In genere assumiamo un’esposizione azionaria, ma possiamo anche decidere che l’offerta di debito rappresenti un’opzione migliore. E sicuramente l’analisi creditizia globale di PIMCO ci aiuta a individuare potenziali rischi in bilancio per società che altrimenti possono dimostrare la capacità e la disponibilità a distribuire dividendi in futuro".


Qual è il vostro approccio alla selezione dei titoli e alla gestione del rischio?

"Impieghiamo un processo di costante ricerca e raccolta di informazioni, anche girando il mondo per trovare diverse tipologie di società che possono risultare adatte alla strategia. Di norma non ci basiamo sulla selezione, che a nostro avviso può essere un processo retrospettivo che potrebbe farci perdere valide opportunità. Adottiamo invece un approccio prospettico, costruendo i nostri scenari sottoposti a stress test al rialzo e al ribasso, che rispecchiano la nostra analisi delle opportunità future. Si tratta di un processo che richiede una quantità di lavoro enorme, ma che a nostro avviso crea valore aggiunto. Collaboriamo inoltre con la nostra rete di colleghi del settore azionario in tutto il mondo, con cui condividiamo informazioni, nonché con il nostro ampio team reddito fisso globale.

La nostra gestione del rischio inizia con un approccio prudente alla selezione azionaria. Consideriamo la gestione del rischio come una selezione dei titoli accurata e sensibile alle quotazioni all’interno di un portafoglio diversificato di opportunità valide sul piano dei fondamentali. Per fare un’analogia con il baseball, non cerchiamo a tutti i costi il fuoricampo. Cerchiamo di essere ottimi battitori di singolo o di doppio. Naturalmente speriamo anche di arrivare occasionalmente in terza base o in casa base, ma non è il nostro principale obiettivo. Intendiamo costruire un portafoglio posizionato a nostro avviso in modo da affrontare meglio una fase di contrazione rispetto ai mercati azionari nel loro complesso, con la possibilità di partecipare anche alle fasi più favorevoli. A tal fine, riteniamo essenziale prestare sempre attenzione ai ribassi e pagare prezzi ragionevoli per opportunità valide".


Infine, quali tipologie di andamento dei dividendi avete osservato?

"Negli ultimi decenni, la quota di utile distribuito è diminuita, soprattutto negli USA. Oggi, tuttavia, numerose società, in particolare blue-chip, hanno ingenti quantità di liquidità in bilancio. Anziché pagare i propri azionisti oggi, molte imprese conservano questo capitale, probabilmente in parte per paura del futuro e in parte nella speranza che si presentino opportunità di investimento di tale capitale.

A un certo punto, tuttavia, è possibile che gli azionisti richiedano che questa liquidità sia distribuita sotto forma di dividendi. Riteniamo che i payout ratio siano diminuiti negli Stati Uniti proprio perché gli azionisti non hanno insistito su questo fronte. Al contempo, alcuni dirigenti sembrano voler evitare di impegnarsi a incrementare i dividendi o semplicemente a distribuirli, scegliendo di destinare a riserva quanto più capitale possibile e annunciando occasionalmente riacquisti di azioni proprie che possono realizzare o meno. Se li realizzano, è possibile che lo facciano nel momento sbagliato, quando i prezzi sono alti, o semplicemente con l’obiettivo di controbilanciare l’effetto diluitivo dell’attribuzione di opzioni al management.

A nostro giudizio, gli investitori statunitensi sono generalmente stati indotti a credere nell’errato ragionamento secondo cui le imprese devono evitare di distribuire gli utili per poter crescere, che non possono pagare dividendi e crescere allo stesso tempo. Noi siamo convinti che le imprese valide possano fare entrambe le cose e le pretendiamo entrambe dalle imprese in cui investiamo. In realtà, le società di tutto il mondo distribuiscono dividendi ai propri azionisti espandendo al tempo stesso la propria attività. A nostro avviso gli Stati Uniti rappresentano un’eccezione a tale riguardo, che enfatizza ulteriormente la necessità di un portafoglio diversificato a livello globale.

Pertanto, cerchiamo costantemente di individuare società con valutazioni interessanti in tutto il mondo che distribuiscano dividendi appetibili e puntino allo stesso tempo a crescere nel lungo periodo. Riteniamo che l’approccio globale diversificato sia un elemento essenziale per conseguire tutti e tre gli obiettivi della PIMCO Dividend and Income Builder Strategy".
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