Affari&Finanza
L'industria del Risparmio - 02 settembre 2013
3 Settembre 2013 14:00

ondo comune, con la sola eccezione dei prodotti flessibili, dichiara un proprio indice di riferimento (benchmark). In questo modo l’investitore è in grado di comprendere meglio quale sia il mercato di riferimento e, soprattutto, come misurare l’andamento della gestione.
Facciamo un esempio.
Se un determinato fondo azionario area euro dichiara come proprio benchmark l’indice Eurostoxx 50, fa immediatamente intendere che la politica di gestione sarà orientata prevalentemente sulle azioni più importanti (large cap) del mercato azionario area euro e non su tutte le centinaia di titoli dei vari listini europei. Questo non esclude che il team di gestione del fondo possa investire anche in aziende di piccola e media capitalizzazione di Borsa: resta il fatto che il riferimento da battere sarà costituito dall’Eurostoxx 50.
Un confronto, quello con il benchmark, che non si deve assolutamente limitare al solo rendimento, che pure rappresenta l’elemento qualificante in finanza. Ma che, al contrario, deve necessariamente essere esteso anche alla rischiosità, calcolata come volatilità della quota: questo perché una performance molto buona ottenuta però con una elevata volatilità potrebbe anticipare una successiva brusca correzione del fondo nel caso in cui il mercato sottostante volgesse al peggio.
Facciamo un esempio.
Se un determinato fondo azionario area euro dichiara come proprio benchmark l’indice Eurostoxx 50, fa immediatamente intendere che la politica di gestione sarà orientata prevalentemente sulle azioni più importanti (large cap) del mercato azionario area euro e non su tutte le centinaia di titoli dei vari listini europei. Questo non esclude che il team di gestione del fondo possa investire anche in aziende di piccola e media capitalizzazione di Borsa: resta il fatto che il riferimento da battere sarà costituito dall’Eurostoxx 50.
Un confronto, quello con il benchmark, che non si deve assolutamente limitare al solo rendimento, che pure rappresenta l’elemento qualificante in finanza. Ma che, al contrario, deve necessariamente essere esteso anche alla rischiosità, calcolata come volatilità della quota: questo perché una performance molto buona ottenuta però con una elevata volatilità potrebbe anticipare una successiva brusca correzione del fondo nel caso in cui il mercato sottostante volgesse al peggio.
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