L’Europa senza il Regno Unito

Quando si parla di Europa si includono tutti i paesi che geograficamente ne fanno parte. In finanza, però, qualche volta si parla di Europa escluso Uk: l’intenzione non è affatto punitiva nei confronti del Regno Unito ma, al contrario, vuole offrire all’investitore una ulteriore opportunità di scelta per modellare il proprio giardinetto azionario.

Un’opportunità che, per chi l’ha adottata negli ultimi anni ha dato interessanti soddisfazioni. Infatti negli ultimi 5 anni, per l’esattezza dal 25 luglio 2008 al 25 luglio scorso, mentre l’MSCI Europe Index (rappresentativo di tutta l’Europa, incluso anche il Regno Unito) ha guadagnato il 4,31% di euro, l’indice FTSE World Series Europe ex Uk (che invece calcola le performance dei listini del Vecchio Continente senza quelli del Regno Unito) ha guadagnato il 21,32%.

Sulla distanza dei tre anni, invece, e cioè dal 23 luglio 2010 al 25 luglio 2013, l’MSCI Europe Index non è andato oltre il 15,70% mentre l’indice FTSE World Series Europe ex Uk ha realizzato un apprezzamento della quota del 26,77%. Ma c’è di più. Chi avesse sottoscritto i migliori fondi del settore azionari Europa ex Uk, come per esempio il comparto Invesco Continental European Equity o il comparto BlackRock Global Funds Continental European Flexible, avrebbe potuto contare su performance ancora più generose.

In particolare, coloro che hanno acquistato quote del comparto BlackRock Global Funds Continental European Flexible il 25 luglio 2008, oggi si ritroverebbero un capitale rivalutato del 75,50% (contro il 21,2% del FTSE World Series Europe ex Uk Index) mentre se la sottoscrizione fosse avvenuta il 23 luglio 2010, il capitale odierno delle quote del fondo ammonterebbero a un +48,32% di guadagno (contro il 26,77% dell’FTSE World Series Europe ex Uk).