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Cina, Giappone e… USA: ecco i maggiori detentori del debito pubblico americano

La Cina e il Giappone sono grandi detentori del debito statunitense, che tuttavia per il 70% è in mano agli americani. Ecco i dettagli dei 21,21 miliardi di dollari del debito USA.

31 Agosto 2018 09:22

Chi possiede l'enorme e crescente debito nazionale degli Stati Uniti? Per quanto possa sembrare strano, la stragrande maggioranza del debito a stelle e strisce è in mano agli americani. Infatti, in base ai dati resi noti dal Tesoro degli Stati Uniti, circa il 70% del debito nazionale è di proprietà del governo nazionale, degli investitor, di istituzioni e della Federal Reserve: meno del 30% è invece riconducibile a entità straniere.

DEBITO USA A 21,21 MILA MILIARDI DI DOLLARI


Ma procediamo con ordine. Il debito nazionale statunitense è salito ad un nuovo record di 21,21 mila miliardi di dollari alla fine di giugno, con un aumento del 6,9% rispetto all'anno precedente. I più grandi detentori risultavano essere le istituzioni americane, ovvero fondi pensione privati e statali e singoli investitori: complessivamente detenevano 6,89 mila miliardi di dollari di debiti e nell’ultimo anno sono stati i sottoscrittori più attivi di nuovo debito USA, comperando circa i quattro quinti dell'incremento delle emissioni nell'ultimo anno.

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GOVERNO USA E FED TRA I MAGGIORI POSSESSORI DI TITOLI


Il governo degli Stati Uniti, invece, possedeva 5,73 mila miliardi di dollari di debiti, principalmente attraverso la previdenza sociale e i fondi pensione federali. Alla Federal Reserve, invece, facevano capo titoli del Tesoro USA per 2,38 mila miliardi, sebbene la banca centrale americana abbia alleggerito la propria esposizione al debito USA di 85 miliardi di dollari da giugno 2017. La Fed, infatti, l'anno scorso ha iniziato a dismettere parzialmente il vasto portafoglio che aveva accumulato in Treasury subito dopo la Grande Recessione al fine di abbassare i tassi di interesse e inondare l'economia di liquidità.

CINA, GIAPPONE E BRASILE I MAGGIORI CREDITORI


Gli stranieri, infine, possedevano 6,21 mila miliardi di debito USA con il podio costituito, nell’ordine, da Cina (1,180 mila miliardi), Giappone (1,03 mila miliardi) e Brasile (300 miliardi). I dati aggiornati sui possessori del debito statunitense consentono un paio di considerazioni.

FINANZIAMENTI PER I PROGRAMMI DI TRUMP


La prima riguarda il fatto che benché si tratti del paese più indebitato al mondo, la dipendenza degli Stati Uniti dagli investitori esteri per finanziare il proprio debito risulta relativamente contenuta. Questo significa che le maggiori emissioni attese di Treasury per finanziare i programmi espansivi dell’amministrazione Trump non dovrebbero avere grossi problemi ad essere assorbite da un mercato che resta alla disperata ricerca di rendimento e di valuta solida: due fattori che già attualmente i titoli di stato americani soddisfano pienamente.

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L’ARMA DI RICATTO CINESE


In secondo luogo, la dipendenza degli Stati Uniti dalla Cina risulta importante ma comunque non sufficiente a fornire a Pechino un’arma di ricatto determinante da giocarsi nella partita della guerra commerciale. In pratica la Cina potrebbe minacciare di non sottoscrivere nuovo debito statunitense o, addirittura, di alleggerirne le posizioni in portafoglio ma sortirebbe probabilmente un effetto limitato (in termini di implicazioni negative sui rendimenti dei bond USA) pagandone un prezzo salato (per effetto di riduzione delle quotazioni dei titoli in portafoglio a seguito dell’aumento dei rendimenti che si muovono in direzione opposta ai prezzi).
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